Asseriscono di aver visto una sagoma di grande dimensione ma dalla forma ben definita, ovvero per l'esattezza due gobbe che si alternavano sul pelo dell'acqua, il tutto osservato dalla nuova strada che era stata inaugurata da poco tempo e che in pochi avevano percorso.
I due, spaventati ed incuriositi, hanno cominciato da quel momento a scandagliare in lungo ed in largo alcuni tratti costieri del lago, al fine di percepire o addirittura avvistare nuovamente qualcosa di anomalo.
Fotografia del Chirurgo
Ed effettivamente, non solo avvistarono qualcosa di particolare ma addirittura, nel novembre dello stesso anno, fotografarono il celeberrimo ed ormai noto a tutti, mostro di Loch Ness o Nessy. La foto però non venne molto chiara e dettagliata, dando adito a tantissime interpretazioni sia di natura animale o naturalistica.Una foto più "chiara", riproposta a destra, venne scattata successivamente nel 1934, quando iniziarono a circolare voci insistenti di avvistamenti, da Robert Kenneth Wilson che immortalò Nessy nella ormai celebre "Foto del Chirurgo" che venne pubblicata dallo Scottish Daily Record.
Foto che solamente nel 1994 venne dichiarata come falsa, in quanto il padre del dottor Wilson realizzò un modellino che fece affiorare al di sotto del lago, per eseguire i famosi scatti.
Varie ipotesi delle gobbe di Nessy
Una gran parte delle persone che giurano non solo di aver visto ma addirittura aver avuto anche una specie di "contatto" con la bestia, dichiarano quasi sempre una descrizione dell'evento simile a quella della signora Marijory Moir del 1934:« Piovigginava leggermente, il lago era grigio, il cielo era grigio e il colore della creatura era grigio scurissimo, in netto contrasto con lo sfondo più chiaro dell'acqua e del cielo. La lunghezza era di quasi dieci metri ed era abbastanza vicino a noi perché potessimo vederlo molto distintamente. C'erano tre gobbe, la più grande nel mezzo e la più piccola dietro il collo, che era lungo e snello, con una testa piccola e priva di tratti visibili.» Wikipedia.
Ovviamente il mostro in questione secondo alcune ipotesi formulate in base alle descrizioni fornite dai "testimoni", altro non sarebbe che un plesiosauro o un elasmosauro, che per motivi ancora ignoti sarebbe sopravvissuto all'estinzione nascondendosi nelle acque gelide di Loch Ness.
Inoltre, sempre per i sostenitori dell'esistenza del dinosauro, ci sarebbe un canale segreto che collega il lago al vicino Mare del Nord e per questo motivo il mastodontico animale, avrebbe avuto la "fortuna" di salvarsi ed essere ancora qui con noi.
Tantissime sono le critiche che vengono mosse a questa ipotesi da studiosi di varia tipologia ma soprattutto zoologi, che non vedendo tracce del gigante animale, etichettano la vicenda come ovvia invenzione per fini turistici e di marketing della zona.
Non a caso proprio in questi giorni, evidentemente ricordando questa imminente giornata del 2 Maggio, sembrerebbe che Nessy sia tornata a farci visita niente meno che sulle mappe di Apple, che avrebbero immortalato la presenza sottomarina di un esemplare dalle proporzioni considerevoli.
Verità o finzione, una, due, tre o forse più gobbe per adesso non hanno importanza, in quanto le storie fantastiche o meno legate ai luoghi di Loch Ness, destano sempre curiosità ed una sana voglia di credere che qualcosa di vero possa esserci.
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