2° step

Creato il 17 settembre 2014 da Aquilanonvedente

Oggi ho chiesto un’ora di permesso dal lavoro (che poi è diventata un’ora e mezza) per poter ritirare subito, di prima mattina, i risultati dei miei esami del sangue. Ho abbandonato l’idea iniziale di ritirarli al pomeriggio, all’uscita dal lavoro: non avrei resistito fino ad allora.

Quindi, dopo aver fatto un’abbondante colazione (bisogna sempre affrontare le prove difficili con lo stomaco ben pieno), trangugiato il caffè e fumato una sigaretta (l’ultima?), mi sono recato in ospedale.

Ho lasciato l’auto in un tranquillo parcheggio e mi sono incamminato verso il nosocomio, con le spalle ricurve, l’aria afflitta e il passo strascicato.

Al punto informativo ho consegnato il foglio per il ritiro del referto, aspettandomi che la busta fosse listata a lutto, come quelle che contengono i santini funebri.

Avuta in mano la busta, ho staccato delicatamente il nastro di chiusura, e ho aperto il referto: tre fogli fitti di numeri, più un allegato.

Dapprima ho esaminato l’allegato (gli allegati sono sempre i più pericolosi): si trattava del referto di un particolare marcatore tumorale, esaminato in un laboratorio a parte: negativo.

Ho tirato un primo timido sospiro di sollievo e ho proseguito esaminando gli altri marcatori tumorali: negativi.

Ho guardato il risultato relativo all’HIV: negativo.

Ho iniziato quindi a scorrere gli altri parametri: tutti nella norma.

Infine, nell’ultimo foglio ho visto cosa risulta positivo: toxoplasmosi e altri virus collegati.

Esaminando con attenzione i relativi valori (in attesa di poter consultare il mio medico) e le relative combinazioni, mi risulta che dovrei essere nella fase post acuta, in cui ho sviluppato gli anticorpi.

Facendo le corna e attendendo la visita medica, credo di poter tirare un sospiro di sollievo: non è ancora arrivata la mia ora.

Stasera che sera



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