20 anni inutili

Creato il 10 luglio 2013 da Ilrattodellospazio
C'è un'intera generazione cresciuta insieme ai problemi giudiziari di Berlusconi. Erano in fasce e già lui si dibatteva tra false testimonianze, corruzione di giudici e finanzieri, evasione delle tasse, falsi in bilancio, creazioni di fondi neri, rapporti con la mafia, compravendita di parlamentari, concussione di funzionari pubblici, traffico di stupefacenti, prostituzione, appalti... (chiedo scusa per tutti i reati dimenticati e quindi non in elenco). E' anche la generazione che, se non ha un "appoggio", ha ben poche speranze di realizzarsi nella vita, anzi: ha decisamente poche speranze di trovarsi un lavoro "vero" e crearsi una vita libera ed indipendente. Nello stesso arco di tempo l'intero paese è andato indietro, al più è rimasto fermo, per quanto riguarda tutti gli indicatori sociali ed economici. La classe media è più povera ed i poveri sono più numerosi. In compenso i ricchi stanno meglio. La retta media, quindi, è rimasta stabile. I servizi pubblici (autostrade, aeroporti, pulizia ecc.) paragonati ad esempio alla Spagna sono peggiorati. L'istruzione? Il livello culturale? Meglio tacere, che raccontare come in poco tempo siamo diventati l'ultimo, ULTIMO!, paese europeo. In compenso è esploso il debito pubblico, e sarebbe bello sapere dove sono finiti quei soldi visto che gli stipendi e le pensioni al netto dell'inflazione sono solo peggiorati. Non certo in investimenti, quelli utili quanto meno visto che in venti anni abbiamo avuto solo una (parziale) TAV al costo triplo rispetto alla solita Spagna, e la triplicazione degli aeroporti (tutti inutili e non convenienti). Berlusconi ha berlusconizzato il paese, che poi si tratta soltanto di una mediocre figura che incarna quella parte egoista, narcisista, familista ipocrita ed un po' vigliacca di noi italiani. Un collage di personaggi che benissimo una volta avevano interpretato Sordi, Gassman e Tognazzi. Con la differenza che sugli schermi portavano piccoli borghesucci rampanti, dal successo per sua natura limitato, mentre Berlusconi aveva i mezzi per imporre il suo modello culturale all'Italia intera. Sarebbe ora di voltare pagina, sennonchè ormai la stragrande maggioranza degli italiani, destra e sinistra, si "innamora" del personaggio che viene bene in tv, che sa sparare slogan. Circa le idee c'è un desolante deserto riarso, e poche anime in grado di assimilarle.

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