Il 24 dicembre l’Huffington Post ha proposto una sorta di necrologio per ogni prodotto o idea che nell’ultimo decennio è “passato a miglior vita”, caduto in disuso dall’impietoso avanzamento delle nuove tecnologie.
Addio al vhs e alle sue videocassette, incapaci di mantenere il passo col più autorevole dvd; Morte e sepolte le agenzie di viaggio grazie ai servizi Web più economici e personalizzati; Non esiste più la separazione tra vita privata e vita lavorativa, soprattutto a causa del multitasking e delle connessioni senza fili; Trapassato anche il diritto all’oblio a causa di una Rete che non dimentica e non perdona; Addio a biblioteche e librerie, niente più orologi da polso, superate le cartine geografiche, la chiamata telefonica, gli annunci sui giornali, le connessioni dial-up, l’enciclopedia, il cd, la linea fissa, le pellicole, le pagine gialle, i cataloghi, il fax.
Anche i cavi, per anni testimoni del nuovo che avanza, pur non essendo ancora del tutto obsoleti, stanno rapidamente scomparendo in favore del wireless.
Alla fine c’è una sola cosa che resta e resterà sempre di moda