2010-2014: i 10 migliori film del quinquennio

Creato il 26 dicembre 2014 da Onesto_e_spietato @OnestoeSpietato

2010-2014… con la fine del 2014 non solo si chiude un lungo e ricco anno di cinema (in questo post abbiamo già stilato la Top 10 del 2014), ma si archivia un intero quinquennio di grande cinema, cioè quello che va dall’inizio del 2010 ad oggi. Un lustro di ottimi film, molti dei quali indimenticabili. Ho quindi pensato di tentare una classifica dei 10 migliori film del 2010-2014.

Scontato dire che stiamo parlando di 10 pesi massimi del periodo 2010-2014, quindi sono tutti vincitori. Ma ho buttato giù una Top 10, e non è stato affatto facile… ecco il risultato:

1 – La grande bellezza di Paolo Sorrentino: a distanza di quindici anni dall’ultimo Oscar italiano come miglior film straniero con La vita è bella, La grande bellezza ha portato nuovamente sull’Olimpo del cinema mondiale. Un film straordinario, seducente, una sinfonia per gli occhi, di una maturità artistica (e non solo cinematografica) che è pensiero strutturato prima che racconto… (clicca QUI per rileggere la recensione)

2 – La vita di Adele di Abdellatif Kechiche: Palma d’oro al Festival di Cannes 2013, pregevole parabola sullo sviluppo dell’indole sessuale che, in Adele come in ciascuno di noi, è spartiacque fra l’adolescenza e l’età adulta. Un film che sa farsi ricordare per la completezza e la compiutezza resa on screen al sentimento amoroso… (clicca QUI per rileggere la recensione)

3 – Boyhood di Richard Linklater: forse il più grande esperimento della storia del cinema. Girato in soli 39 giorni, ma spalmati lungo ben 12 anni, pur sviluppando una sceneggiatura scritta a tavolino, è un film che ha ripreso la vita, proponendoci gli attori anno dopo anno sempre più cresciuti, sempre più invecchiati. Cinema e realtà sono diventati quasi la stessa cosa… (clicca QUI per rileggere la recensione)

4 – Interstellar di Christopher Nolan: un film che rivoluziona il cinema intero, di quelli che cambiano l’orizzonte degli eventi futuri della settima arte, o quantomeno senza dubbio del genere fantascientifico, che si confronta face to face con l’uomo e l’indolo umana. Un’opera che vola tra le stelle e oltre le stelle… (clicca QUI per rileggere la recensione)

5 – The Artist di Michel Hazanavicius: vincitore di cinque statuette ai Premi Oscar 2012 e del premio al miglior attore (Jean Dujardin) a Cannes 2011, un film magico, pregno di nostalgia del cinema che fu, che incanta, lascia a bocca aperta, cattura gli occhi e l’anima. Un film muto sugli anni del cinema muto negli anni ’10 del Duemila. Geniale. (clicca QUI per rileggere la recensione)

6 – The Tree of Life di Terrence Malick: quando lo vidi nel Maggio 2011, dissi che si divideva tra magnificenza estetica e noia emozionale. E confermo il mio giudizio. Ma per onestà intellettuale va dato a Malick quello che è di Malick, ovvero aver realizzato un film che rimarrà nella storia del cinema. Un’opera lirica, poetica, audace, difficile, che non sa lasciare indifferenti. Cos’altro possiamo chiedere alla settima arte? (clicca QUI per rileggere la recensione)

7 – Amour di Michael Haneke: forsse il film più “violento” del regista austriaco perché colpisce duro sul nervo scoperto che ci accomuna tutti: gli affetti, gli amori e la nostra relazione con essi col sopraggiungere di ciò che non possiamo controllare, cioè la vecchiaia, il tempo, la morte. Un film che è un cazzotto sordo e deflagrante alla bocca dello stomaco… (clicca QUI per rileggere la recensione)

8 – Reality di Matteo Garrone: felliniana sin nel midollo, un’opera straordinaria, che coinvolge e angoscia dal primo all’ultimo minuto. Un crescendo emozionale tra tragedia e commedia, vita e Tv, realtà e reality, per una lucida e cinica analisi del gioco della vita dove a vincere non è il Grande Fratello ma il Grande Garrone… (clicca QUI per rileggere la recensione)

9 – Hunger di Steve McQueen : film-manifesto di un artista e cineasta conteso da tutti i festival internazionale, un’opera cruda, dura, che fa accapponare la pelle e sciaborda lo stomaco. Uno degli esordi più potenti e prepotenti dal Duemila ad oggi… (clicca QUI per rileggere la recensione)

10 – Habemus Papam di Nanni Moretti: uno sguardo limpido, crudele e tragicomico sulla fragile condizione umana. Una prova monumentale di Michel Piccoli. Un’opera bizzarra e carica di pietas che ci interroga sulla sconcertante bellezza dell’umano troppo umano… (clicca QUI per rileggere la recensione)

Ora passo la palla a voi: quale secondo voi il più grande o i tre più importanti film degli anni 2010-2014?


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