<<Anno nuovo, vita nuova!>>, così tradizionalmente si dice ad ogni fine ed inizio di anno. In realtà, ciò che cambia è solo il numero: 2010, 2011, 2012... l'unica cosa che spesso cambia è l'ultima cifra dell'anno (poi, ogni mille anni cambia il millennio, ogni cento cambia il secolo... ma, alla fine tutto resta uguale).
Tanto per parlare di qualcosa che accomuna la maggior parte della popolazione mondiale: la CRISI ECONOMICA. Ora, chi starà leggendo questo articolo, starà sicuramente pensando: <<ma questo non aveva nient'altro da fare?>>, <<un po' di ottimismo! Sei giovane!>>... Forse non tutti, ma la maggioranza sicuramente starà dicendo cose del genere. Bè, io rispondo così: la crisi economica non risparmia le feste. Chi ha perso il lavoro non lo recupera il 25 dicembre o il 31 dicembre solo perchè a Natale sono tutti più buoni o a Capodanno si dice “Anno nuovo, vita nuova!”: i disoccupati e i precari vedranno allo scoccare della mezzanotte solo una transizione dal 2011 al 2012. Nient'altro, il resto sarà tutto come prima: precariato, disagio sociale... sono termini immortali a cui il detto “A Capodanno si butta via la roba vecchia” gli fa solo un baffo.
Ma, non voglio parlare dei precari in questo mio ultimo articolo del 2011. A loro però vanno i miei migliori auguri di un anno più fortunato ( nel senso: “Auguro a tutti voi di smentire la prima parte del mio articolo!”).
Ma, il 2012 sarà il “giro di boa” della crisi economica. “Giro di boa non significa per forza di cose che inizierà la fase discendente della crisi. Semplicemente, siamo a un bivio: una delle due strade ci porterà fuori dalla recessione, l'altra ci spingerà ancora di più verso un buco nero (se già non ci siamo). E da cosa dipenderà questa scelta così estrema? Da un evento che riguarderà alcuni tra i più importanti Stati del mondo: le elezioni. Nel 2012 infatti si terranno le elezioni politiche:
- Negli USA;
- in Francia;
- in Russia;
- in Grecia;
- in Italia (se il governo Monti cadrà).
Chi verrà eletto in questi Paesi avrà in mano le sorti dell'economia mondiale e (soprattutto) il compito di risollevarla. I futuri presidenti avranno questa capacità? Staremo a vedere.
Ecco, in questo caso possiamo dire “Anno nuovo, vita nuova!”, ma per sicurezza un punto interrogativo mettiamocelo sempre.
L'unica cosa sicura, al momento, è che i Maya hanno sbagliato i calcoli.
Intanto:
BUON ANNO!DA:
- Cioeta Angelo;
- Antonetti Matteo;
- Iavarone Christian;
- Zampini Matteo
- Cioeta Angelo;