2012: una raffica di aumenti su casa e bollette

Da Paopasc @questdecisione

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Non è che le previsioni ci azzecchino sempre e in questo caso speriamo proprio che sbaglino però alcune non sono previsioni. Per esempio.

CASA Alla Cgil sostengono che l'IMU, la nuova tassa che sostituisce l'ICI, porterà tre generi di svantaggi. Primo: si prevede infatti un gettito doppio, circa 22 miliardi, rispetto all'ICI, anche perchè l'IRPEF sugli immobili secondari (non affittati e non prima abitazione)  non sarà progressivo e basato sul reddito complessivo ma a tasso costante, non differenziando quindi tra chi ha un alto reddito e chi ne ha uno basso.Secondo: la rivalutazione catastale. Alcuni studi preparati dopo l'introduzione del provvedimento riportano come, per una prima abitazione media in fascia A2, dopo la rivalutazione si passerà dal non pagare niente a un'imposta tra 600 e 1000 euro, a seconda della città.Terzo: il tributo per le seconde e terze case, pur essendo possibile applicare, a discrezionalità dei comuni, l'aliquota ridotta dello 0,4%, si teme che non si scarichi solo sui proprietari ma anche sugli affittuari, generando di conseguenza un aumento degli affitti.BOLLETTE L'Ansa, basandosi su stime di Nomisma Energia, segnala per l'anno prossimo un probabile aumento delle bollette di luce +4,8% e gas +2,7%, per un totale di circa 53 euro in più l'anno. Per averne certezza bisognerà attendere la decisione dell'Authority attesa prima di fine d'anno.PREZZI Confesercenti pubblica un po' di cifre relative all'inflazione e agli aumenti dei  prezzi al consumo di vari prodotti, anche se a novembre l'inflazione segna un +3,3%,in leggero calo rispetto ad ottobre in cui era al 3,4%. Ecco un breve elenco di aumenti

  • beni alimentari non lavorati +1,5%
  • beni energetici non regolamentati +0,9%
  • bevande alcoliche e tabacchi +6,0%
  • carrello della spesa: prodotti acquistati con più frequenza +4,2%

CONSUMI E intanto i consumi calano. Questo rapporto presentato dall'Ufficio Studi di Confcommercio evidenzia tutta una serie di dati tendiali al calo della domanda, con l'unica eccezione dei beni e servizi per la telecomunicazione (telefonia) che registra un +9,3%. Quasi tutti gli altri sono in calo: automobili -4,7%, abbigliamento -5,2%, divertimento -4,2% e così via.

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