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2014 Book Awards - Cosa ho letto e cosa (forse) non avrei dovuto leggere

Creato il 29 dicembre 2014 da Mik_94
Ciao a tutti, amici. Come state? Indigestione da panettoni? Ire funeste per il regalo sbagliato? Io mi mantengo in linea e calmo: più o meno. C'è la preparazione in corso del tostissimo esame di Letteratura Latina e potrei morire prima di finire tutto il programma. No, non sono calmo. Scherzavo. Chi mi segue sulla pagina Facebook comunque lo sa: non dite, dunque, che non vi avevo preparati a dovere all'invasione di post prima di Capodanno. Dopo gli ultimi appuntamenti con Mr Ciak e I love telefilm, con in mente tante e stupide idee per parlarvi dei film e dei serial del mio tortuoso 2014, oggi si torna a parlare dei libri. Precisamente, dei libri che mi sono piaciuti di più tra i novantatrè letti dal primo gennaio ad ora. Pensavo sarebbe stato difficile, pensavo mi ci sarebbe voluto più tempo, e invece no. Le letture davvero imperdibili, come sempre accade, si contano sulle dita di una mano, ma non posso dirmi deluso. Ci sono state belle scoperte, sorprese impreviste e gradittissimi ritorni. Occupati da tempo immemore, sinceramente, i primi tre (anzi, quattro: lo so ho imbrogliato!) posti di questa Top10 che, se vogliamo essere proprio pignoli, in realtà è una Top11: i titoli restanti li ho scelti ripescando dalla mia memoria i ricordi più belli, le recensioni più sentite, quelli con il numero di stelline più numerose. Non sono proprio in ordine di preferenza. Sapete che non sono bravo a dare i numeri! Qualcuno l'ho dovuto escludere, qualcuno l'ho dovuto invece inserire, in onore di quanto stupidamente felice o orribilmente triste mi abbia fatto sentire al tempo della lettura – magari mesi e mesi fa, magari solo la settimana scorsa. Alla fine del post, però, menzione speciale per quegli autori che ci sono stati, per le cover splendide e per quelle storie di genere che spiccano anche al buio. E i vostri romanzi preferiti, invece, quali sono stati? Ditemi un po', ché sapete sono curioso. Un abbraccio, M. 2014 Book Awards - Cosa ho letto e cosa (forse) non avrei dovuto leggere 10. Arrivano i pagliacci: Parlava Allegra e mi è venuta in mente nonna che, quando beve un sorso di limoncello in più, inizia a straparlare e a costruire per l'aria alberi genealogici. Stasera la chiamo e glielo dico che ho pensato a lei: la prossima volta, porto con me il libro di Chiara.”  9. Noi siamo grandi come la vita: Noi siamo infinito apprezzerebbe. Per la scrittura semplice, i passaggi delicati, i fiori nell'asfalto e la colonna sonora pazzesca, i personaggi sfocati in cerca di un loro infinito in un'età che infinita non è. I giovani e la morte. Un mistero guardato in faccia da occhi timidi. 8. Le ho mai raccontato del vento del Nord: La tecnologia li unisce, li fa chiacchierare a cuore aperto, ma quella lontananza elettronica è una barriera insormontabile. Sono parole in chat, voci timide sussurrate nella segreteria telefonica. Un Her in una dimensione possibile.  2014 Book Awards - Cosa ho letto e cosa (forse) non avrei dovuto leggere 7. La misura della felicità: La sensazione che tanti pensieri siano in rima con i tuoi spiega il tuo sentirti meglio al mondo. Non è vero che i libri ci isolano. Guarda quanta gente che c'è. Vivi e lascia vivere. Leggi e lascia leggere. 6. Città di carta: Scanzonato, toccante, pieno di vita dalla pianta dei piedi alla cima dei capelli, il romanzo è tanto tanto simile a Cercando Alaska. E siccome quello l'ho amato tanto tanto, amo tanto tanto anche questo. Non fa una piega. 5. Noi: Un bellissimo pronome personale che, a lungo andare, si fa aggettivo possessivo. Noi è tutto ciò che è nostro. 2014 Book Awards - Cosa ho letto e cosa (forse) non avrei dovuto leggere 4. La vendetta del diavolo: Un vangelo apocrifo di Giuda ballerini, figli che uccidono le madri, passioni che fanno male più dell'inferno, autori dalle voci sempre più riconoscibili. Satana diverte, emoziona e non fa paura.  3. Shotgun Lovesongs: vuole essere cantato e basta. Richiede un giro di do, falsetti strozzati e dolenti che ti escono dalla gola come singhiozzi. Dove non arriva la voce, sopraggiunge l'emozione. Quella dice tutto. Quella compensa a una nota troppo tremula. Quella ti libera e ti imprigiona. 2. L'amore bugiardo: Uno dei libri più misogni e femministi mai scritti. Divertentissimo, acuto e diabolico, con un esemplare alternarsi del doppio punto di vista – da mettere in lista (nozze).
2014 Book Awards - Cosa ho letto e cosa (forse) non avrei dovuto leggere Venuto al mondo è un romanzo bellissimo. Senz'altro più bello e perfetto di Splendore. E' più facile che piaccia. Gemma si scopre una protagonista con la forza incredibile delle donne. Gli uomini della Mazzantini, invece, sono tutti come Diego - il fotografo di pozzanghere. Vedono la vita scorrere tra le fessure delle loro dita, non agiscono, si nascondono. Quando gli uomini sono due, tutto è più difficile e triste ancora. Quando è un amore omosessuale quello di cui si parla, tutto è un campo minato. La prima era una storia spezzata dalla guerra. Non te la spieghi, la guerra. In Splendore poteva essere tutto più semplice. L'amore malinconico tra questi due uomini ha un inizio e ha una fine. Non ha tregue, ma avrebbe potuto averne. Sarebbe bastata una legge, legalizzare un semplice sì, un po' di coraggio (...) Libri da leggere a voce alta, libri che ti sbudellano il cuore.”  PREMI DI (S)CONSOLAZIONE. Il miglior horror: NOS4A2 – Ritorno a Christmasland Il miglior new adult: Hopeless – Le coincidenze dell'amore Il miglior urban fantasy/distopico/sci-fi: La quinta onda Il romanzo più... boh: Un bravo ragazzo, Breaktime, Agnes Risate assicurate: Geek Girl, La prima cosa bella Leggere con gli occhi lucidi: Quella vita che ci manca, Promettimi che ci sarai, Sette minuti dopo la mezzanotte Autori che ho stalkerato: Bianca Marconero, Donato Carrisi,Chiara Gamberale, Alessia Gazzola Romanzi che sono piaciuti a tutti, ma a me no: Dio di illusioni, Vita dopo Vita, Io che amo solo te, L'estate dei segreti perduti Il romanzo più brutto, quello scritto peggio, quello più inutile: Black Ice Ti ho letto una volta, non ti leggerò mai più: Kerstin Gier, Becca Fitzpatrick Meglio al cinema che in libreria: The Giver – Il mondo di Jonas; Colpa delle stelle Guarda un po' chi si rivede – i sequel belli: Alice Allevi in Le ossa della principessa; Lena e Ethan in La diciottesima Luna; Jack e Danny Torrence in Doctor Sleep  Be', dai, ci siamo visti – i sequel meno belli: Requiem, Multiversum – Utopia, Allegiant L'abito (non) fa il monaco - le cover più belle: Noi siamo grandi come la vita, Doctor Sleep, Utopia, Shotgun Lovesongs, Lo straordinario mondo di Ava Lavender
Guilty pleasure: molto “guilty” e poco “pleasure”: Black Ice, Un disastro è per sempre, Le sintonie dell'amore 
Stai senza pensier” - un libro soft: Il profumo del pane alla lavanda 
La recensione più idiota: Black Ice, Silver
La recensione più originale: L'amore bugiardo, Noi siamo grandi come la vita

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