Creato il 21 febbraio 2015 da Filmedvd

Il conto alla rovescia per l'87° edizione degli Oscar è ormai al termine. Domani, alle due di notte (ora italiana), prenderà il via la cerimonia, preceduta da circa un'ora di glamour e interviste sul leggendario red carpet, al Dolby Theatre di Los Angeles. A presentare l'edizione 2015 dell'evento cinematografico più importante del mondo sarà l'attore Neil Patrick Harris, già conduttore degli Emmy Award e dei Tony Award. Grande attesa per la performance dell'attore, dopo il successo dello scorso anno di Ellen DeGeneres e il famoso selfie con parte degli attori presenti in platea, che ha fatto il giro del mondo.

Il protagonista della serie Tv How I met your mother, noto anche per le sue eccellenti performance a Broadway, secondo indiscrezioni eseguirà un numero musicale coreografato insieme a Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez di Frozen - Il regno di ghiaccio. Ma ora analizziamo una ad una le varie categorie, tralasciando di soffermarci solamente sulle categorie minori, come quelle al miglior cortometraggio, dove Boogaloo and Graham e The phone call sembrano favoriti, al miglior cortometraggio d'animazione, con The bigger picture come frontrunner, e al miglior cortometraggio documentario, dove uno tra Crisis hotline: veterans press 1 e The reaper dovrebbe spuntarla sugli altri.

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Citizenfour, il documentario di Laura Poitras che ricostruisce la vicenda di Edward Snowden e dello scandalo sulle sorveglianze illegali della NSA americana attraverso la testimonianza dello stesso protagonista, sembra destinato ad aggiudicarsi la statuetta per il miglior documentario. Outsider potrebbero essere Virunga, pellicola incentrata sul Congo e una parte dell'Africa dimenticata, e presentato allo scorso TriBeca Film Festival, e The overnighters. Sembrano nulle le chance di vittoria di Wim Wenders con lo splendido Il sale della terra, ma noi in fondo continuiamo a sperarci.

MIGLIORI EFFETTI SONORI

Tra le sorprese delle nomination 2015 troviamo, con sei candidature all'attivo, il nuovo potente lavoro di Clint Eastwood, American sniper. Ma, a fronte di un così alto numero di nomination, l'unica categoria nella quale dovrebbe spuntarla la pellicola con Bradley Cooper nei panni del cecchino dei Seals Chris Kyle è quella per i migliori effetti sonori. La sorpresa dell'ultimo momento potrebbe essere Interstellar, ma American sniper parte decisamente avvantaggiata e sorprese, in questa categoria, non dovrebbero esserci.

MIGLIOR SONORO

Il war-movie di Eastwood rientra tra i favoriti anche nella categoria per il miglior sonoro, ma in questo caso l'agguerrita concorrenza di un film che fa della musicalità la propria essenza, come il gioiellino indie , potrebbe alla fine spuntarla. Il film di Chazelle ha avuto una crescita di consensi esponenziale e, per tutte queste ragioni, la consideriamo favorita per aggiudicarsi l'Oscar in questa categoria.

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

Tra i film più snobbati dall'Academy quest'anno, Interstellar, spettacolare sci-fi di Christopher Nolan, dovrebbe rifarsi nelle categorie tecniche, e tra queste rientra anche quella per i migliori effetti speciali. La pellicola di Nolan, nonostante l'uso minimo degli effetti 3D, dovrebbe battere a nostro avviso l'alternativa più valida, ovvero Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie. Una sorpresa dell'ultima ora potrebbe essere rappresentata da Guardiani della galassia, ma Nolan almeno in questa categoria parte largamente favorito.

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE

Nove nomination in tasca per Grand Budapest Hotel, che anche grazie alle splendide acconciature dei propri personaggi in questa categoria non dovrebbe avere molti rivali. Sullo sfondo rimangono senza grandi possibilità di vittoria Foxcatcher, con l'inquietante trucco di Steve Carell, e i bizzarri make-up di Guardiani della galassia. Ma il nostro pronostico non può che andare a Grand Budapest Hotel.

MIGLIORI COSTUMI

L'unica italiana in lizza per un premio quest'anno è un personaggio che con gli Oscar ha una grande dimestichezza, visto che ne ha già vinti tre nel corso della sua leggendaria carriera. La costumista torinese Milena Canonero si appresta ad aggiudicarsi il quarto Academy Award della sua storia professionale - dopo quelli ottenuti per Barry Lyndon, Momenti di gloria e Marie Antoinette - grazie ai bizzarri e variopinti costumi di Grand Budapest Hotel di Wes Anderson. La rivale più pericolosa per la Canonero è Colleen Atwood per Into the woods, ma al di là del tifo nazionale Milena sembra strafavorita per aggiudicarsi la statuetta.

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Altra categoria e altro successo, quasi scontato, per Grand Budapest Hotel: Adam Stockhausen e Anna Pinnock quasi certamente verranno premiati con l'Oscar per le ambientazioni fiabesche e pop del film di Wes Anderson. Anche in questo caso il musical disneyano Into the woods sembra l'unico titolo a poter mettere i bastoni fra le ruote all'acclamata pellicola ambientata in un opulento hotel ispirato agli edifici termali dell'Est-Europa d'inizio Novecento.

MIGLIOR MONTAGGIO

La categoria per il miglior montaggio potrebbe essere una di quelle che riserverà più sorprese. Dopo l'esclusione di , è diventato il frontrunner quasi scontato, soprattutto per la particolarità della pellicola di Linklater, realizzata nell'arco di dodici anni, con tutte le evidenti difficoltà del caso nella fase di post-produzione, affidata a Sandra Adair. Ma la vittoria di Boyhood non è così scontata, soprattutto perché l'Academy potrebbe premiare il serratissimo montaggio di Whiplash oppure quello più dosato di American sniper. Insomma, Boyhood in testa ma il il film di Chazelle, più di quello di Eastwood, potrebbe tentare all'ultimo il colpo di coda.

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Fresco vincitore dell'Oscar nel 2014 per Gravity e dell'ASC qualche giorno fa, il direttore della fotografia messicano Emmanuel Lubezki è il grande favorito per il suo lavoro nel dramma teatrale Birdman di Alejandro González Iñárritu, e in procinto di ottenere il secondo Oscar consecutivo. Quella alla miglior fotografia dovrebbe essere una delle categorie più scontate, nonostante il grande valore degli altri candidati, dallo straordinario Dick Pope per al talentuoso Robert Yeoman per Grand Budapest Hotel. Senza dimenticare il malinconico bianco e nero di di Pawel Pawlikowski.

MIGLIOR CANZONE

Altro titolo ignorato quasi completamente dall'Academy, al di là della simbolica nomination a miglior film, è la pellicola a sfondo storico Selma - La strada per la libertà, con la bellissima canzone Glory, di Common e John Legend, premiati il mese scorso con il Golden Globe e favoriti anche agli Oscar. Un'alternativa interessante potrebbe essere Lost stars, cantata da Keira Knightley e Adam Levine nel film Tutto può cambiare. Ma Glory ha finora avuto un successo su più larga scala e questa peculiarità più mainstream dovrebbe avvantaggiare la canzone del film di Ava DuVernay.

MIGLIOR COLONNA SONORA

Una delle bagarre più accese di quest'anno riguarda la categoria riservata alla miglior colonna sonora. Il rinomato compositore francese Alexandre Desplat è candidato quest'anno per ben due film, Grand Budapest Hotel e The imitation game. Mai premiato dall'Academy, Desplat potrebbe spuntarla quest'anno ma la concorrenza di Johann Johannsson per le musiche de La teoria del tutto è molto pericolosa. La scelta potrebbe arrivare sul filo di lana, e la vittoria di Desplat - più per The imitation game che per Grand Budapest Hotel - sembra leggermente più probabile. La sorpresa tuttavia è dietro l'angolo.

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