La 40° edizione dei premi César, i massimi trofei del cinema francese, assegnati venerdì sera al Théâtre du Châtelet di Parigi, ha sancito il trionfo di , diretto e sceneggiato da Abderrahmane Sissako, che ha ricevuto sette César su otto nomination: miglior film, regia, sceneggiatura originale, colonna sonora, fotografia, montaggio e sonoro. Timbuktu, candidato all'Oscar come miglior film straniero per la Mauritania, mette in scena sequenza di vita quotidiana e di ordinaria violenza all'interno di una comunità di pastori; la pellicola ha riscosso un ampio successo di critica e di pubblico in Francia, con quasi 750.000 spettatori, ed è appena uscita anche nelle sale italiane.
L'altro grande vincitore della cerimonia di ieri è stato Les combattants, apprezzatissima commedia romantica che ha ottenuto tre premi César su dieci nomination: miglior opera prima per il regista esordiente Thomas Cailley, miglior attrice per Adèle Haenel e miglior attore emergente per il suo comprimario Kévin Azaïs. Delusione invece per Saint Laurent: il biopic di Bertrand Bonello sul celebre stilista francese, a dispetto delle dieci nomination, ha dovuto accontentarsi del César per i migliori costumi, mentre il suo protagonista, Gaspard Ulliel, si è visto sottrarre il trofeo come miglior attore da Pierre Niney per Yves Saint Laurent, l'altro film biografico sullo stesso personaggio.
Kristen Stewart è diventata la prima interprete americana ad aver conquistato un premio César grazie alla sua performance in di Olivier Assayas (sei nomination in tutto), in cui impersona l'assistente della diva Juliette Binoche. Miglior attore supporter è Reda Kateb per il film Hippocrate (sette nomination) e miglior attrice emergente Louane Emera per la commedia La famiglia Bélier (sei nomination), mentre il premio per la miglior sceneggiatura adattata è stato assegnato a Diplomacy - Una notte per salvare Parigi, del regista tedesco Volker Schlöndorff. Miglior film d'animazione è Minuscule - La valle delle formiche perdute.
di Xavier Dolan, Premio della Giuria al Festival di Cannes, ha ottenuto il César come miglior film straniero; il melodramma familiare diretto dal giovanissimo regista canadese si conferma una delle pellicole più amate dal pubblico europeo (solo in Francia, Mommy ha registrato più di un milione di spettatori al box-office). Wim Wenders è stato premiato per il documentario Il sale della terra (in lizza anche agli Oscar), mentre l'attore americano Sean Penn è stato insignito del premio César alla carriera, consegnatogli dalle mani di Marion Cotillard.
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