21. Comunque soffi il vento

Creato il 04 aprile 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su aprile 4, 2012

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Perché ti piacciono i Queen? Non riesci a perdonartelo. Hai cercato di smarcarti dalle mode, di non confonderti col branco, eppure, quando senti Bohemian Rhapsody,  ti prende allo stomaco, non sapresti come dirlo; più cerchi di staccartene, più ti senti costretto a riascoltarla. Estrai una sigaretta dal pacchetto, dov’è finito l’accendino? Ecco, lo stacco: I see a little silhouette of a man. Scaramouch, scaramouch will you do the fandango. Forse è qui che non resisti. Finalmente trovi l’accidente di accendino, t’innervosisci per l’allitterazione, la cacofonia, o come cribbio si dice.
- Te ne vai?
Mario ha parlato per la prima volta: non riuscirai mai a capirli, i bambini difficili.
- Come fai a saperlo?
Forse pretendi troppo: ha parlato una volta e questo è tutto.
No, forse è qui: Thunderbolt and lightning, very very frightening me, Gallileo, Gallileo, Gallileo, Gallileo, Gallileo Figaro, magnifico. Che c’entra Galileo?
- Me l’hanno detto.
E’ il giorno dei miracoli? Come mai la parlantina gli torna proprio quando parti? Non vorrà mica costringerti a restare?
Forse è la “o” di magnifico allungata a più non posso. O per caso il mama mia?
- Chi te l’ha detto?
- Un tipo con la camicia azzurra, che parlava strano.
- Descrivilo meglio.
Sei uscito di senno? Cosa ti aspetti da un bambino, difficile per giunta? Sai solo che prima sparisci meglio è.
- Va bene, ti saluto.
- Aspetta. Diceva cose tipo: questa è la vita vera o è solo fantasia? Alza lo sguardo al cielo e vedrai. Sono solo un povero ragazzo, non ho bisogno di essere capito.
Non credi ai tuoi orecchi: chi può avergli insegnato queste cose?
- Ti ha detto altro?
- Sì: la vita era appena iniziata, ma ora l’ho lasciata e l’ho buttata via.
Ti stropicci gli occhi: ultimamente sei un po’ stanco, magari stai sognando.
- Ti viene in mente altro?
- Addio a tutti, devo andare, devo lasciarvi tutti e affrontare la verità.
- E poi?
- Ma sono solo un povero ragazzo e nessuno mi ama, solo un povero ragazzo di povera famiglia.
- Continua.
- Mi lascerete andare? No, non ti lasceremo andare. Lasciatelo andare. Non ti lasceremo andare. Lasciatelo andare.
- Insomma, vuoi dirmi chi è stato il maestro?
- Te l’ho detto: un tipo con la camicia azzurra.
- Il nome?
- Un nome strano, non riesco a ricordarlo.
- Hai imparato tutto tranne questo?
Finalmente hai capito cos’è che ti strega di Boehemian Rhapsody: le ultime parole . Ooh yeah, ooh yeah, nothing really matters, anyone can see. Nothing really matters, nothing really matters to me, anyway the wind blows.


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