21 grammi si fonda sui contrasti: agonia e rinascita, senso di colpa e volontà di espiazione, vendetta e indulgenza, ricordo e rimozione, anima e corpo. Nell'aria di Memphis si può sentire il blues, la forza del Mississippi e anche fremere il cuore di un’America abbandonata da Dio. Il destino che accomuna ogni essere si muove secondo intrecci e meccanismi non governabili dalla volontà umana, del tutto incomprensibili per la nostra ragione. Flashback e flashforward non sequenziali decostruiscono in un mosaico frammentato l’incrociarsi disperato dei diversi personaggi che vivono un tempo senza dimora, ciascuno alla ricerca affannosa di un tassello che dia forza e senso al proprio sopravvivere.
Il film, aspro, scuro, è diretto magnificamente dal regista messicano González Iñárritu. Il montaggio taglia-e-cuci consegna al racconto un ritmo singhiozzante che rievoca il cammino frammentato dalla sofferenza dei personaggi. Sean Penn interpreta con bruciante bravura un uomo segnato dall’infermità, Benicio Del Toro riesce tuttavia a rubargli la scena. Il titolo fa riferimento al peso che si perderebbe al momento del decesso: in sostanza il peso dell’anima, lieve quanto un colibrì.
21 grammi (21 Grams) di Alejandro González Iñárritu con Sean Penn, Naomi Watts, Benicio Del Toro, Charlotte Gainsbourg (USA, 2003, 124’). Lunedì 20 gennaio, ore 22,55, LaEffe.