"Gentile Augias, ho 40 anni . Due anni fa ho subito l'asportazione dell'utero. In quel periodo frequentavo un un corso di preparazione alla cresima e mi ero recata dal parroco per dirglielo. Senza che avessi chiesto nulla, il parroco mi dice << Eh adesso , non potrai più crearti una famiglia, nè sposarti>>
Continua la lettera : "La rabbia , il desiderio di gridare il mio disgusto per la Chiesa è diventato un'urgenza. Chi avrebbe dovuto darmi una parola di conforto ( magari dicendomi che ci sono tanti bambini da adottare) mi ha ucciso una volta per tutte. Poco fa ho letto su internet il post di un prof di religione che diceva : "Una donna che non ha figli è come un seme e non produce frutto. Muore prima del tempo ".
Se penso a tutta le gente che commette peccati gravissimi e viene accolta a braccia aperte in chiesa, non posso che rinunciare a dirmi cattolica ".
VERO! Parte di coloro che frequentano regolarmente la chiesa sono in malafede e pensano di farla franca turlupinando gli altri e soprattutto Dio.
La rinuncia di questa donna a dirsi cattolica, mi sembra una logica conclusione , almeno sino a quando la chiesa cattolica non farà dei corsi d'aggiornamento per i suoi prestatori d'opera, dal parroco al cardinale, sottoponendoli a test da cui si possa evincere il grado di cristianità, di misericordia e d'umanità dei ministri del culto. Così come si può licenziare un prestatore d'opera laico che reca danno al suo posto di lavoro, la chiesa dovrebbe espellere e scomunicare i sacerdoti che sviliscono la religione cristiana . Se io fossi in quella signora, tornerei da quel paroco ignobile con un registratore nelle tasca, lo provocherei affinchè ripetesse quelle ignobili parole , poi lo denuncerei e gli farei causa per "danni morali".
Le ricorderei, altressì, che un'unione tra uomo e donna, per essere valida, deve avvenire in Municipio e poi semmai, in chiesa, e non viceversa; Per quanto riguarda l'adozione di un bambino è necessario rivolgersi "alla cancelleria del vostro tribunale per avere tutte le informazioni aggiornate" e non alla CHIESA PARROCCHIALE.
Il 10% delle coppie è sterile. Per millenni la sterilità di una coppia è stata attribuita all’incapacità della donna di avere figli: solo dal 1950 alcuni studi realizzati negli Usa hanno messo in evidenza che anche la sterilità maschile è molto frequente (circa il 40% delle coppie sterili è dovuto ai problemi di fecondità maschile,
Un consiglio ai Signori Uomini : non fate mai il test della fertilità , non tanto per non scoprire che i vostri permatozoi non sono idonei a procreare, quanto per non dover confessare al prete che continuate a scopare più di prima ; quello sarebbe capace di dirvi "
Eh adesso , non potrai più crearti una famiglia, nè sposarti, che un affetto 'non ha alcun valore' , non potendo procreare, che non potresti avere nemmeno un compagno". Potreste anche sentirvi dire "Un uomo che non ha figli è come un seme che non produce frutto. Muore prima del tempo ".
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