E per quanto riguarda l’alimentazione cosa possiamo fare?
Prima di tutto, limitare il consumo della carne: l’allevamento è uno dei maggiori responsabili di emissioni di gas serra e del disboscamento. Infatti, si sottraggono terreni alle foreste per gli allevamenti intensivi e la gestione dei mangimi si configura come un killer dell’atmosfera, con tassi elevatissimi di produzione di CO2.
Preferire prodotti di stagione per abbattere l’inquinamento da trasporto e non rendersi responsabili dello sfruttamento delle risorse e delle popolazioni dei paesi poveri del globo.
Acquistare prodotti di origine locale. Così si aiuta l’economia della filiera corta italiana e si abbattono i costi di CO2, essendo le tratte di trasporto contenute.
Privilegiare prodotti biologici per ridurre l’impatto ambientale aumentando la capacità di assorbimento del suolo, con netti cali della CO2.
Evitare prodotti con troppi imballaggi e cibi troppo elaborati.
Non va infine trascurato il problema degli sprechi alimentari: secondo la FAO, un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo umano a livello globale finisce in discarica. In Italia, ben 108 kg di cibo commestibile sono sprecati ogni anno!