#227

Da Donatella

La Dona aspetta in auto la La Dona figlia a lezione di hip-hop. Poco lontano il bar del piccolo centro commerciale segna il “tutto esaurito” con clienti seduti ai tavoli esterni nonostante i 7°. 
Bicchieri pieni e giovialità. Bicchieri molto pieni e molta giovialità.  Bicchieri troppo pieni e troppa giovialità.
A un tavolo a portata di vista da parte de La Dona una decina di persone. Alcune sedute altre in piedi. Ridono e fanno battute più o meno volgari. Ad un certo punto un maschio si avvicina alla sua femmina, seduta. Si struscia sulla sua schiena muovendo volgarmente il bacino avanti e indietro ed esclama a voce molto alta in dialetto bresciano:
- certo che g’om fat ‘na bela canelada ger sera!(certo che abbiam fatto una bella copulata ieri sera!)
Lei si gira e La Dona spera che stia per dare a quel becero troglodita un pugno nei denti per impedire che possa parlare ancora. Invece la femmina del troglodita ride. Insieme a tutta l’allegra compagnia. E quando lui, il maschio con il fallo duro come il bastone della polenta(la canela da cui canelada),le dice “dai che ‘ndom (dai che andiamo)” lei si alza e lo segue.
Ecco La Dona si chiede se valga la pena davvero battersi per certe femmine.