Per molti Joan ha incarnato la donna dai sani principi americani, forte, fiera della sua bellezza, e languida al punto giusto, da saperla usare sapientemente per ottenere i propri scopi. Una donna che ha negli anni sapientemente modellato la sua immagine per rendersi appetibile al pubblico e riuscendoci senz’altro, sviluppando doti artistiche drammatiche ineguagliabili.
Oscar, pellicole memorabili, etc etc.., certo, ma per me resta la protagonista del libro ” Mammina Cara”, pubblicato un anno dopo la sua morte, dalla figlia adottiva Christina. Io non ho avuto modo di leggerlo, ma ho visto la trasposizione cinematografica con Faye Dunaway, e assicuro che la Crawford ne esce come un mostro senza cuore, interessata soltanto all’immagine di brava mamma, piuttosto che all’essenza. Ho ancora in mente la scena con la bimba che gioca con i gioielli della madre, e questa scoperta la creatura, per punizione, armata di un paio di forbici che neanche Edward Mani di Forbici, prende e le taglia alla rinfusa i meravigliosi boccoli biondi, deturpando la bellezza della piccola. Fosse accaduto oggi, come minimo sarebbero scattati i centralini del Telefono Azzurro, ai tempi pare che non sia intervenuto nessuno in difesa di queste povere creature.
Non è chiaro, se la figlia adottiva abbia scritta il libro per ripicca, all’estromissione del testamento della madre, oppure per sconfiggere definitivamente i suoi demoni; quello che è certo, e che mi riguarda personalmente, è che io non potrò mai essere così pessima!
LA MATERNA LUCILLE FAY LE SUEUR, IN ARTE JOAN CRAWFORD, E’ NATA A SAN ANTONIO IL 23 MARZO 1904 SOTTO “IL CALOROSO” SEGNO DELL’ARIETE