Origine: USA
Anno: 2008
Durata: 84'
La trama (con parole mie): Jack Bauer, al termine delle vicende della sesta stagione di 24, si trova nel cuore dell'Africa presso la scuola amministrata da un ex agente delle Forze speciali suo vecchio amico, rifugio presso il quale ha trovato una sua dimensione da mesi dopo aver viaggiato praticamente in ogni continente.Quando un sedicente generale pianifica un colpo di stato sfruttando bambini soldato e armamenti forniti da un misterioso finanziatore di Washington, il ruvido Jack si troverà di nuovo costretto ad imbracciare le armi in modo da salvare i giovani allievi della scuola, e garantire loro una via di fuga verso un futuro di speranza negli States, in procinto di salutare l'elezione di un nuovo Presidente.
I frequentatori più assidui del Saloon ben conoscono, ormai, la predilezione ed il profondo rispetto che suscitano nel sottoscritto gli action heroes, personaggi destinati ad entrare nell'Olimpo dei preferiti fordiani di sempre nonchè a costutuire l'ossatura di quelle che saranno le prime visioni del Fordino non appena comincerà a desiderare qualcosa di diverso dai cartoni animati.
Negli ultimi anni, complice la crisi "cinematografica" del genere, in soccorso a questo vecchio cowboy è giunto uno dei charachters più tosti del genere, il reazionario Jack Bauer, protagonista di una serie cult - 24, di ritorno nel 2014 con una nuova stagione - dal ritmo serratissimo e sempre in grado di divertire grazie ad una mancanza di ironia dal curioso potere di assumere una valenza positiva proprio perchè pronta a prestare il fianco a commenti e riflessioni a proposito di problematiche quali la stupidità dei terroristi di turno che, dopo aver constatato di aver a che fare con il suddetto Bauer, continuano a sperare che i loro piani possano andare a buon fine.Avendo da non troppo tempo terminato la visione della sesta stagione, ed avendo appreso dell'esistenza di un film per la tv realizzato come raccordo con la settima - prossimamente su questi schermi -, ho recuperato in men che non si dica 24: redemption, che racconta una disavventura nel cuore dell'Africa dilaniata dalle guerre civili e dal problema dei bambini soldato vissuta dal vecchio Jack, convinto a non fare più ritorno negli States.Badate, però: non siamo nei paraggi del bellissimo Rebelle, o di un titolo di genere come potrebbe confezionarlo Michael Mann.A dire il vero non siamo neppure vicini a Michael Bay, o a Blood diamond.Purtroppo, quello che pare una sorta di episodio tirato per le lunghe - seppur sempre narrato in tempo reale - della serie è un prodotto di qualità decisamente bassa, reso divertente solo dai commenti e che neppure le gesta come di consueto al limite dell'incredibile di Bauer riescono a rendere interessante.Uniche segnalazioni degne di nota sono la partecipazione di Robert Carlyle e l'introduzione di un Presidente degli Stati Uniti donna, segno di quanto in qualche modo avveniristica è stata questa serie: dopo aver anticipato i tempi inserendo il charachter del Presidente afroamericano Palmer, infatti, è la volta dell'ex senatrice Allison Taylor segnare un'epoca che, dalla nostra parte dello schermo, non si è ancora trasformata in realtà - anche se sono convinto che non manchi poi molto, a quel momento -.Per il resto parliamo di un action movie scontato e piuttosto bolso che senza dubbio non risultava necessario al brand di 24, e che ha il solo merito di preparare il terreno alla visione della già citata settima annata, attesissima dal sottoscritto e che, spero, si rivelerà all'altezza di quella che è stata la saga di Jack Bauer fino ad ora.Redemption, ovviamente, escluso.
MrFord
"It's gonna take a lot to drag me away from you
there's nothing that a hundred men or more could ever do
I bless the rains down in Africa
gonna take some time to do the things we never had."Toto - "Africa" -