24. Vino

Creato il 25 maggio 2011 da Fabry2010

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La sala è grande e addobbata: festoni colorati calano dai muri come stelle comete, fili guarniti di fiori di cartone corrono da una parte all’altra tracciando ponti di allegria. La gente mangia, parla, infila stuzzicadenti nella bocca, alza la voce, mormora pettegolezzi, qualcuno si alza per tornare a riempire il piatto di contorni. Lo sposo e la sposa si guardano incantati: lui ha dentoni da coniglio e capelli spettinati, lei una testa piena di fiori variopinti, come un vaso da terrazzo. Quattro uomini in abiti ordinari suonano il sassofono, la tromba, il banjo e il contrabbasso, scatenando reazioni scomposte negli astanti che applaudono, fischiano, gridano, per poi risprofondare nei piatti o passare tovaglioli enormi e pieni di macchie sulle labbra. La mamma di Yehochoua sorride, con le guance rosse; ha lo sguardo stanco e felice di chi comprende l’importanza del momento. Le si avvicina un giovane con camicia bianca, gilet e farfallina, sussurrandole qualcosa all’orecchio. Il viso di Myriam, ora, è una luna bianca in un cielo tutto nero. Si volta verso il figlio: è sorridente, divertito dalle battute del vicino, un uomo grasso con la barba rada, che s’interrompe ogni tanto, ingolfato dalle sue stesse risa.
- Yehochoua…
La donna parla a bassa voce, per non attirare l’attenzione. Il figlio sembra non sentirla; lei gli mette una mano sulla spalla: Yehochoua si volta sorridente e spazientito nello stesso tempo: cosa vuoi? E’ finito il vino. Sono tutti ubriachi, che problema c’è? Se qualcuno lo va a dire in giro, per la famiglia è la fine, lo sai come funziona, nei paesi.
Lui si guarda intorno, il disordine è totale: persone in piedi, altre stravaccate sulle sedie, bambini che giocano per terra, canti e grida, cori improvvisati, bacio! bacio!, una signora anziana con la mano sulla pancia e lo sguardo sofferente.
- Hanno invitato tutti?
Myriam non capisce:
- Come?
- Di’ allo sposo di chiamare quelli che ha escluso dagli inviti.
La madre è abituata alle stranezze di Yeochoua, ma questo è troppo:
- Figlio…
- Che c’è tra me e te, donna?
Dopo mezz’ora, la sala si riempie dei nuovi arrivati: sono così euforici che hanno portato una razione doppia o tripla di vino. Il cameriere sembra più felice dello sposo. Le guance di Myriam sono tornate rosse come prima, la luna piena e bianca è alta, in mezzo al cielo.



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