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24/04/2014 - Mobilità sostenibile per tutti: utilizzare la bici non è più solo per sportivi

Creato il 24 aprile 2014 da Orizzontenergia
Mobilità sostenibile per tutti: utilizzare la bici non è più solo per sportivi

Anche quest’anno, nel giorno di Pasquetta, grande successo dell’iniziativa Bicintreno di Trenitalia in collaborazione con Fiab, la Federazione degli amici della bicicletta: i viaggiatori hanno portato in treno la propria bici gratis su tutto il territorio nazionale. Questo è il sintomo di una positiva sensibilità degli italiani verso il tema della sostenibilità: muoversi a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici, infatti, rappresenta modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti.

Rendere accessibile a tutti la mobilità sostenibile, anche a chi non riuscirebbe autonomamente ad intraprendere una passeggiata in bici o un tour di cicloturismo: questo ha dato la carica al mercato delle eBike e delle bici a pedalata assistita.

Mobilità sostenibile, ora accessibile a tutti!
La eBike è una categoria che indica tutte le biciclette dotate di motore elettrico, ma fondamentale è distinguere tra bici elettrica (dotata di un motore, che funziona anche senza spingere sui pedali, proprio come uno scooter elettrico) e bici a pedalata assistita. La Pedelec (Pedal Electric Cycle) ha un motore con potenza massima di 250 W che si limita a fornire un aiuto quando si pedala, diminuendo lo sforzo del ciclista fino alla velocità di 25 km/h.

In Italia, questo tipo di bicicletta, il cui costo di base si aggira intorno agli 800 euro, ha avuto delle vendite sorprendenti nel 2013: a fronte di 867 automobili elettriche, sono state vendute ben 51.405 biciclette a pedalata assistita, in crescita del 12%. In Europa si è registrato un vero e proprio boom: 854.000 esemplari venduti in un anno.

La speranza è che questo aumento della mobilità in bici in Europa  confermi  le conclusioni di una recente ricerca di Unece, la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite. Infatti, il settore delle due ruote ogni anno, potrebbe creare 76mila nuovi posti di lavoro, salvando la vita almeno a 10mila persone grazie a all'aumento dell'attività fisica e alla diminuzione degli incidenti stradali, del rumore e dello smog. L’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) addebita all'inquinamento atmosferico la responsabilità di circa 500mila decessi prematuri che si verificano all'interno della Ue a cui si devono aggiungere le 90mila vittime, sempre nell'arco dei 12 mesi, degli incidenti stradali.

Dunque, diminuendo e rendendo ecocompatibili le modalità di spostamento, le città europee possono migliorare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e allo stesso tempo rendere la vita dei cittadini più sana e sicura. Non resta che augurarci che aumenti sul territorio nazionale la qualità e la quantità delle piste ciclabili per poterci finalmente abituare all’utilizzo quotidiano della bicicletta e, perchè no, aprirci al cicloturismo.

Orizzontenergia.it

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