249° giorno – Sarò breve

Da Ayertosco

Ora sono le 3:30, subisco una specie di jet-lag che i ritmi si spostano in questi periodi, mi sveglio a mezzogiorno, pranzo alle cinque e cena quando capita, rientro a letto che è mattina e se c’è già qualcuno che ha ricominciato a lavorare io lo incrocio quando rientro, mi infilo nello stomaco tachipirine per tenere a bada la febbre che sta in agguato. Ora sono le 3.30 e massacro il dentifricio per tirarne fuori gli ultimi scampoli di vita che come al solito quando parto per qualche viaggio, recupero cadaveri dai cassetti di casa per prosciugarli definitivamente…che uomo attento agli sprechi che sono, da sposare, brillante, sovrappeso ma è rimediabile, simpatico ma con ancora limiti di personalità…ci sto lavorando, ci sto lavorando. Stamattina che mi facevo la doccia…stamattina per modo di dire visto che erano le 14…m’ero già scritto il pezzo in mente ma poi l’ho perso tutto…mentalmente queste vacanze volate le sento pesanti e la terribile conseguenza, quando il calendario segna 7 di Gennaio e il telefono ore 8:00 e timbrare il cartellino, non desidererò altro che ritagliarmi dello spazio-tempo per rilassarmi da qualche parte anche se poi…alla fine…non sarà cosi nemmeno la prossima, come sempre, come sempre.