25 apirle

Da Zaffira01

Il 25 aprile del 1945 l'Italia veniva liberata dalla dittatura fascista. Cominciava così la sua strada verso la Repubblica, culminata con le votazioni del 2 giugno 1946.

Forse a quel tempo si pensava ad un futuro luminoso, glorioso e pacifco. Era una speranza naturale, visto il ventennio di dominio fascista da poco terminato e l'istituzione di un regime democratico al posto di quello monarchico, che era miseramente fallito nel momento stesso in cui il re aveva abbandonato l'esercito in balia di se stesso.

Ed in effetti, alla guerra è seguito un periodo di relativo benessere e pace ( almeno in territorio italiano), pur con tutti i problemi e gli scontri che proprio in quegli anni ci sono stati.

Quello che mi chiedo è: cosa penserebbero tutti i partigiani e i soldati, i politici e gli Italiani in genere che hanno combattuto, sofferto e dato la vita per la realizzazione della Repubblica Italiana e di un governo più democratico? Cosa penserebbero davanti alla corruzione e agli altri infiniti problemi che riguardano il mondo politico italiano? Probabilmente, che il loro sacrificio per la realizzazione di un mondo migliore viene vanificato di giorno in giorno, e loro vengono uccisi un'altra volta.

In ogni caso, il 25 aprile segna l'anniversario della liberazione. Tra pic-nic, gite varie e impegni di ogni sorta, forse dovremmo riuscire a trovare cinque minuti per riflettere un po', per tornare indietro nel tempo al fine di poter capire meglio la situazione del presente e non dimenticarci di quella di un passato che, anche se sembra tanto lontano, non deve essere dimenticato.


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