25 aprile giorno della Liberazione: l’Agnese va a morire racconta la lotta partigiana

Creato il 24 aprile 2012 da Redazioneunilibro

Uno dei romanzi più intensi del dopo guerra italiano: il racconto delle vicende dell’Agnese che, come già anticipa il titolo, va a morire in nome di un’ideale durante la resistenza italiana.
Agnese, che come racconta in appendice l’autrice stessa è realmente esistita, è una donna di campagna, conduce una vita fatta di poche cose e abitudini semplici. Saranno la guerra e la priogionia del marito ad avvicinarla alla lotta partigiana.

Il romanzo di Renata Viganò vinse il PREMIO VIAREGGIO nel 1949 e venne tradotto in 14 lingue consacrando così l’autrice e l’opera nel panorama della letteratura mondiale.

Un estratto dal libro …

“Quello che c’è da fare, si fa”. Lei era abituata a contare poco sugli altri. Da tutta la sua vita, più di cinquant’anni, si arrangiava da sola. Si sentiva un po’ stanca, le pareva che il cuore fosse diventato troppo grande, una macchina nel petto, una cosa estranea e meccanica che andava per suo conto, e lei faticava a portarla in giro. Non pensava mai a quello che avrebbe fatto dopo la guerra. Ne desiderava la fine per “quei ragazzi”, che non morisse più nessuno, che tornassero a casa. Ma lei non aveva più la casa, non aveva più Palita, non sapeva dova andare.

Adesso, invece, sapeva molto di più. Capiva quelle che allora chiamava “cose da uomini”, il partito, l’amore per il partito, e che ci si potesse anche fare ammazzare per sostenere un’idea bella, nascosta, una forza istintiva, per risolvere tutti gli oscuri perchè, che cominciano nei bambini e finiscono nei vecchi quando muoiono.
-Perchè non posso avere una bambola?
-perchè le ragazze dei signori vanno a ballare con un vestito nuovo e io non posso andarci a causa del vestito vecchio? – perchè il mio bambino porta le scarpe solo la domenica?
- perchè mio figlio va a morire in Africa e quello del podestà resta a casa?
- perchè non potrò avere un funerale lungo, con i fiori e le candele?
- Lei adesso lo sapeva, lo capiva. i ricchi voglio essere sempre più ricchi e fare i poveri sempre più poveri, e ignoranti, e umiliati. I ricchi guadagnano nella guerra, e i poveri ci lasciano la pelle.

C’era però chi diceva qualche cosa: il partito,i compagni, tanti uomini, tante donne, che non avevano paura di niente. Dicevano che così non poteva andare, che bisognava cambiare il mondo, che è ora di farla finita con la guerra, che tutti devono avere il pane, e non solo il pane, ma anche il resto”

L’Agnese va a morire libro di Renata Viganò


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