25 ottobre 1981: Comune tacco d’artista

Creato il 25 ottobre 2015 da Calcioromantico @CalcioRomantico

Era cominciata decisamente male, con l’infortunio al 9′ di Ancelotti. Un infortunio strano perché il fiorentino Casagrande lo tocca da dietro, leggermente, sul sinistro, ma il centrocampista giallorosso si fa male ai legamenti del ginocchio dell’altra gamba, perché proprio in quell’istante ha provato a girarsi facendo perno sul destro. L’Olimpico è scosso dall’urlo di dolore di Carletto, poi, dieci minuti dopo, si scuote per un motivo più piacevole: Di Bartolomei con un bolide su punizione dalla distanza batte Giovanni Galli, che sembra in realtà non esente da colpe.

L’azione che, però, dà un senso diverso all’intero match arriva al 35′ del primo tempo. Paulo Roberto Falção prende palla poco fuori dalla sua area di rigore, avanza incontrastato e serve Chierico, che apre a destra, dove c’è Sebino Nela. Il laterale rientra sul suo piede, il sinistro, e crossa. Falção è arrivato in area avversaria, ma è troppo in anticipo rispetto al pallone e allora sfodera un gran colpo di tacco. La palla arriva a Pruzzo che a centro area di testa mette dentro il gol del definitivo 2-0.
Eccezzzionale… e, invece, no, a sentire chi di calcio se ne intende. L’allenatore della Roma, Nils Liedholm, con un po’ di nostalgia, ricorda infatti quando a servire di tacco Nordahl erano lui e Gren. Il protagonista del gesto d’artista del pallone vola ancora più basso: “Il tacco? In Brasile è una cosa comune. Il maestro è Socrates”.

federico

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