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#25: Trovarsi tra di noi a parlare l’italianesco

Creato il 25 marzo 2011 da Marxell

Ancora un sottile piacere da italiani a Monaco.

La creatività italiana nell'assorbire parole tedesche non conosce confini

La creatività italiana nell'assorbire parole tedesche non conosce confini

È sera, sto per lasciare l’ufficio dopo una bella giornata di lavoro, tutto è filato liscio con i miei colleghi e con i clienti tedeschi. Vedo appena adesso che mi è arrivata una email dal gruppo italiano dal titolo: “Allora, domani scnizzelliamo??“.

Ci siamo, sta per succedere ancora, ci ritroveremo a parlare la nostra nuova lingua preferita, l’italianesco, artistica ibridazione dell’italiano con il tedesco. Posso già raccontarvi come andrà.

Arrivo e vengo accolto con un “Zervus!“. Siamo tutti già qui? No, manca ancora il Siciliano che arriva baldanzoso salutando con: “Allora Carusi, allezzeclar?“. Poi, dopo i convenevoli di rito, l’atmosfera si scioglie e ci ritroviamo a parlare di quello che: “poveraccio, è ancora arbeitelossico, si è pure parecchio bewerbato ma l’hanno sempre absagato“, o di quello che: “sie è comprato la casa dal magler ma c’ha ancora scviricaten con l’hauzmaister“. Ragazzi, fortuna tra un po’ scatta la urlaub! Poi si ordina, naturalmente lo scnizzellone, innaffiato da una weissa o da una spezzi (chissà perche al femminile). Tra un prozit e l’altro si è fatto un po’ speet e c’è chi propone: “Bezaliamo?“, e si intende “getrennti” naturalmente.

Ecco, succede così a noi italiani. Ci piace far vedere che siamo ormai familiari con la nuova realtà, che l’integrazione passa dall’assorbimento della parola straniera in quello che è il nostro rassicurante bozzolo di termini gergali, e che questo per noi è già abbondantemente avvenuto, noi la lingua tedesca la… beersciamo con maestria e scioltezza!

Accetto l’invito sorridendo e sono felice.


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