Il vedemecum del Green Drop Award, il premio per il film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara alla 71a Mostra del Cinema di Venezia, per scoprire se e quanto i film in concorso sono sensibili alle tematiche ambientali.
Da Avatar a Le Meraviglie, anche i film possono avere un cuore green.
E per scoprire il lato 'sostenibile' di quelli in concorso alla 71a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, gli organizzatori del Green Drop Award, il premio che Green Cross Italia e Città di Venezia assegnano al film - tra quelli in concorso - che interpreta meglio i valori dell'ecologia e dello sviluppo sostenibilesviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è quel tipo di sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere il futuro delle generazioni a venire. I tre obiettivi dello sviluppo sostenibile sono: prosperità economica, benessere sociale e limitato impatto ambientale. La prima definizione, risalente al 1987, è stata quella contenuta nel rapporto Brundtland, poi ripresa successivamente dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo dell'ONU.
, hanno stilato un vademecum per dare al pubblico e agli addetti ai lavori gli strumenti per godersi la Mostra con occhio green.
Regola numero due: accertarsi che il tema sia trattato con correttezza scientifica e onestà intellettuale, nei limiti di quella che gli esperti chiamano “sospensione dell’incredulità”. Anche un film di fantascienza, per esempio, può essere ecologico, purché il problema affrontato sia reale o la metafora di uno reale.
Terzo: non c'è limite - purtroppo - ai temi che possono essere trattati: cambiamenti climatici, estinzione delle specie, maltrattamento degli animali, scarsità delle risorse alimentari, idriche o energetiche, disastri ambientali, inquinamento.
Quarto: anche i temi della pace, della solidarietà e della cooperazione rientrano fra quelli 'green', perché non può esserci rispetto per l’ambiente se non c’è rispetto per il prossimo.
"C'è poi una quinta regola che ci auguriamo possa essere applicata con sempre maggiore facilità, nel prossimo futuro: quella della produzione" ha dichiarato Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award. "Sono pochissimi i film che oggi possono sfoggiare certificazioni di produzione 'green', ma l’attenzione verso stili di vita più sostenibili è sempre più importante. In futuro un film che voglia raccontare una storia a sfondo ecologico dovrà essere coerente fino in fondo e dimostrare, attraverso adeguate certificazioni, non solo di non aver inquinato, consumato energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J), sprecato cibo, ecc., ma anche di aver fatto qualcosa per migliorare l’ambiente".
Il premio Green Drop Award è infatti assegnato da Green Cross Italia e dalla Città di Venezia al film, fra quelli in gara nella selezione ufficiale della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, che "meglio abbia interpretato i valori dell'ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni futurefuture
Contratto a termine standardizzato, stipulato all'interno di un mercato regolamentato, in cui chi lo sottoscrive si prende l'obbligo di acquistare o vendere un determinato bene ad una data e prezzo prefissati., agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli".
Ha il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, del Presidente della Regione del Veneto e dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Venezia. Quest'anno godrà del sostegno dell'ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), dell'ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e il PNRA (Programma nazionale di ricerche in Antartide).
La Giuria è composta da personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni, del volontariato o della scienza che si sono distinte per il loro impegno ecologista e per la pace fra i popoli. Per la prima edizione del premio il presidente di giuria è stato Ermanno Olmi, mentre lo scorso anno il regista Mimmo Calopresti.
Il trofeo Green Drop, soffiato dal maestro vetraio Simone Cenedese di Murano, rappresenta una goccia d'acqua al cui interno trova posto un campione di terra che quest'anno proviene dall'Antartide.