A me è successo: mia figlia sta lottando contro un batterio superbastardo che ha infettato il suo cervello e le sue meningi.
E quando ti toccano un affetto familiare così intenso e profondo il mondo attorno a te perde da subito qualsiasi significato.
Due giorni di febbre alta, sarà un'influenza forse, trattiamola con la tachipirina, poi la febbre scende eppure lei è letargica, non reagisce, ha mal di testa, mal di collo, le fa male veramente tutto.
E' sicuramente una forma influenzale, deve fare il suo corso....
E invece no, lei muove con estrema difficoltà la parte sinistra del corpo, lamenta dolore, vuole solo dormire, non vuole sentire rumori perché ha un mal di testa feroce.
Vedere quel braccio piegato così in maniera innaturale...no, non va bene cazzo, non è un influenza.
La sera corri al Pronto Soccorso e loro la fanno entrare subito, cominciano a fare esami su esami: "forse è un infezione, ha i globuli bianchi alti le facciamo la TAC, sicuramente non troviamo nulla, ma la facciamo perchè quei sintomi non riusciamo a spiegarli".
Cominciano le docce fredde, una dietro l'altra mi sento, ci sentiamo, presi a secchiate di acqua gelida, ognuno più freddo di quello che lo precede.
La TAC non è negativa: ci sono delle raccolte di sangue, un paio forse ma non sono sicuri: la parte destra del cervello è edematosa ( gonfia ) e forse questo determina la sua sintomatologia.
Chiedono una consulenza al reparto di neurochirurgia di un ospedale vicino: ma come cazzo è possibile che un ospedale universitario non abbia un reparto di neurochirurgia?
Devono far vedere al neurochirurgo le immagini della TAC: le scannerizzeranno, penso, e gliele mandano così posso stare assieme a mia figlia che si lamenta e mi cerca in continuazione.
Invece no, prendo la macchina e alle 3 di notte porto io le immagini al medico per fargliele valutare.
" Non si vede bene, ci sarebbe bisogno di una Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto! comunque al momento non vedo nulla di urgente da trattare neurochirurgicamente.."
Torno da mia figlia un po' rinfrancato e anche le parole del medico che la sta seguendo mi consolano: la bimba, anche se ha quasi dodici anni è sempre una bambina, reagisce, ha fatto antibiotici in varie combinazioni, antinfiammatori,sta andando tutto bene.
Sto con lei, dò il cambio a mia moglie, vedo la mia bambina: lei sorride, ha un padre un po' scemo a cui piace fare il clown.
Mi guarda con uno sguardo un po' spento e sorride, tenta di farlo.
Ma ha sonno, è stanca , si assopisce e quel braccio sinistro non ne vuol sapere di muoversi.
Parlo coi medici, comincia a circolare la parola meningite e l'allarme comincia a salire.
Altra doccia fredda: alla risonanza magnetica si vedono non due ma ben quattro raccolte di liquido, pus sicuramente e ce n'è una che comprime la parte destra del cervello.
Deve essere trasferita d'urgenza perché deve essere operata al cervello, bisogna togliere quella massa di pus bastardo che comprime il suo cervello.
Ci crolla tutto il mondo addosso, ti fanno firmare consensi informati, carte su carte, parli con decine di medici che ti fanno sempre le stesse domande, non ti danno sicurezze, è tutto un mettere le mani avanti perchè la situazione è grave, gravissima, critica.
L'intervento è necessario, è l'unica soluzione.
Lei è su quel lettino , sonnecchia e piange, dice che ha paura, continuano a sforacchiarla per fare prelievi, le sue vene non si vedono, lei strilla , non vuole essere toccata.
E noi piangiamo , con un senso di impotenza difficile da descrivere: sono grande grosso e vaccinato, ho sempre detto che avrei distrutto chiunque avesse osato toccare mia figlia, e lo avrei fatto sicuramente , anche a mani nude, ma mi sento impotente, è talmente piccolo questo bastardo, non si vede neanche però può uccidere.
E piango, piangiamo , di rabbia e di impotenza, cercando di non rassegnarci.
La portano via in sala operatoria, lei ha paura e noi siamo là a cercare di tranquillizzarla, nascondendo le lacrime che scendono copiose sulle nostra guance.
Non ho mai pensato come in quel momento che due ore e mezza fossero così lunghe: il neurochirurgo ci viene a parlare.
L'intervento è riuscito, c'era una enorme massa di pus che è stata asportata: è un uomo sui cinquanta anni che quindi in vita sua di casi come questo ne ha visti a centinaia. Eppure traspare la meraviglia dalle sue parole, raramente aveva visto una cosa del genere.
Hanno fatto anche le fotografie, ce le fanno vedere.
Impressionanti , un flash che rimarrà a vita lì, davanti ai nostri occhi,
La bambina è in rianimazione, aspettano almeno un giorno prima di risvegliarla, ci dicono che i parametri sono buoni e ce la fanno anche vedere un attimo: dorme, è intubata, tutta una serie di tubi, tubicini, cavi, elettrodi che sono collegati al suo corpo.
Non è cosciente ma è viva.
Per adesso ci basta questo, dopo aver versato litri e litri di lacrime, per adesso ci basta questo.
Ora aspettiamo.
Da oggi il blog è in pausa, non ho lo spirito per mettermi davanti a uno schermo e vedere un film , oppure parlarne.
Non ho voglia di prendere recensioni vecchie che ancora non ho postato qui sul blog e metterle qui, mi sembrerebbe una pietosa bugia per dire a me stesso che sta andando tutto bene.
Non ce la farei.
Non ce la faccio.
Finché mia figlia è in un letto d'ospedale a lottare tra la vita e la morte devo convogliare tutte le mie forze , e stanno diventando sempre di meno, su di lei e sulla sua guarigione.
La rivoglio qui con me , con i suoi occhi bellissimi e il suo sorriso radioso.
E' una bambina bravissima, buona e non lo dico solo perchè sono il padre.
Non è giusto che debba soffrire così.
Non ci resta altro da fare se non attendere.
Con la speranza a illuminare il nostro cammino.
Scusate le sfogo.
Speriamo di sentirci presto.
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