Se Michelangelo l’avesse portata a termine, la Pietà Rondanini sarebbe stata senza dubbio quel capolavoro che si intuisce rimarrà per sempre imprigionato in quel di più che restava da togliere al blocco di marmo. Fatto sta che questa intuizione ci è data solo dal sapere chi fosse Michelangelo e quanto sublime fosse la sua arte, sicché dovremmo rivedere il giudizio che oggi diamo di quest’opera incompiuta il giorno che scoprissimo non fosse sua, ipotetica che per nostra fortuna è del terzo tipo, giacché le fonti che gliel’attribuiscono sono incontestabili. In sostanza, il nostro giudizio sulla Pietà Rondanini può dirsi al sicuro da ripensamenti perché sulla bravura di Michelangelo non ci piove e perché è indiscutibile che a quel blocco di marmo abbia lavorato proprio lui. Ovviamente questo varrebbe anche se la Pietà Rondanini ci fosse giunta ad un grado di maggiore incompiutezza: se le gambe del Cristo, per esempio, non ci fossero giunte così ben rifinite, il gruppo marmoreo non ci commuoverebbe esattamente come ci commuove? E allora credo si ponga una questione: immaginando di poter disporre di un time-lapse video di Michelangelo al lavoro sulla Pietà Rondanini e di farlo scorrere a ritroso, quand’è che l’informe blocco di marmo smetterebbe di esser tale per diventare, seppur incompiuta, opera michelangiolesca? Qual è il colpo di scalpello che farebbe la differenza tra l’uno e l’altra? O forse la questione può esser posta in altri termini: se abbiamo detto che il nostro giudizio sulla Pietà Rondanini è tutto intuitivo, in che punto del time-lapse video lasciato scorrere a ritroso l’intuizione non troverebbe più alcun appiglio? È azzardato credere che dovremmo arrivare fino alla prima scalpellata o che addirittura prima, nel blocco di marmo ancora intatto, potremmo già vedere l’ennesimo capolavoro di Michelangelo? In fondo, questo non è quello che teorizzava lo stesso Michelangelo, quando affermava che l’opera d’arte stia già tutta dentro la materia dalla quale non attende altro che d’esser tirata fuori? Fatto: col commuoverci dinanzi alla Pietà Rondanini siamo diventati artisti di livello michelangiolesco. Peccato, solo, che Michelangelo non possa controfirmare il capolavoro che abbiamo virtualmente scolpito.
Se Michelangelo l’avesse portata a termine, la Pietà Rondanini sarebbe stata senza dubbio quel capolavoro che si intuisce rimarrà per sempre imprigionato in quel di più che restava da togliere al blocco di marmo. Fatto sta che questa intuizione ci è data solo dal sapere chi fosse Michelangelo e quanto sublime fosse la sua arte, sicché dovremmo rivedere il giudizio che oggi diamo di quest’opera incompiuta il giorno che scoprissimo non fosse sua, ipotetica che per nostra fortuna è del terzo tipo, giacché le fonti che gliel’attribuiscono sono incontestabili. In sostanza, il nostro giudizio sulla Pietà Rondanini può dirsi al sicuro da ripensamenti perché sulla bravura di Michelangelo non ci piove e perché è indiscutibile che a quel blocco di marmo abbia lavorato proprio lui. Ovviamente questo varrebbe anche se la Pietà Rondanini ci fosse giunta ad un grado di maggiore incompiutezza: se le gambe del Cristo, per esempio, non ci fossero giunte così ben rifinite, il gruppo marmoreo non ci commuoverebbe esattamente come ci commuove? E allora credo si ponga una questione: immaginando di poter disporre di un time-lapse video di Michelangelo al lavoro sulla Pietà Rondanini e di farlo scorrere a ritroso, quand’è che l’informe blocco di marmo smetterebbe di esser tale per diventare, seppur incompiuta, opera michelangiolesca? Qual è il colpo di scalpello che farebbe la differenza tra l’uno e l’altra? O forse la questione può esser posta in altri termini: se abbiamo detto che il nostro giudizio sulla Pietà Rondanini è tutto intuitivo, in che punto del time-lapse video lasciato scorrere a ritroso l’intuizione non troverebbe più alcun appiglio? È azzardato credere che dovremmo arrivare fino alla prima scalpellata o che addirittura prima, nel blocco di marmo ancora intatto, potremmo già vedere l’ennesimo capolavoro di Michelangelo? In fondo, questo non è quello che teorizzava lo stesso Michelangelo, quando affermava che l’opera d’arte stia già tutta dentro la materia dalla quale non attende altro che d’esser tirata fuori? Fatto: col commuoverci dinanzi alla Pietà Rondanini siamo diventati artisti di livello michelangiolesco. Peccato, solo, che Michelangelo non possa controfirmare il capolavoro che abbiamo virtualmente scolpito.
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