Certe volte, mentre leggo, mi prudono le mani, mi vien voglia di impugnare un nodoso randello. Dura il tempo che la pagina scorra via, poi tutto torna a posto. Talvolta, tuttavia, rileggo, rileggo e rileggo, e sogno ad occhi aperti: ho lì davanti chi ha scritto quella pagina, e mi gratto.