27 gennaio 2016. Le Scuole di Torino non dimenticano.

Creato il 27 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il Giorno della Memoria nelle scuole torinesi ed una domanda ricorrente: come si è potuti arrivare a tanto?

La campanella dell’ultima ora è suonata in quasi tutte le scuole della città e gli studenti torinesi stanno tornando a casa come sempre.

Ma oggi, 27 gennaio 2016, è stata una giornata sicuramente diversa. Oggi ricorre il Giorno della Memoria e, durante le consuete lezioni della mattinata, gli insegnanti hanno dedicato qualche minuto al ricordo dell’Olocausto, perché i ragazzi conoscano la storia, per non dimenticare, per non lasciare che le immagini di una strage come quella della Shoa possano lentamente sbiadirsi fino a scomparire.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti umani ha previsto con la Legge del 20 luglio 2000, n. 211 il ricordo delle vittime e ogni anno, dai banchi della scuola elementare fino alle superiori, il 27 gennaio sono stati letti passi significativi delle opere che con maggiore intensità hanno saputo trasmettere il dolore e le atrocità dell’Olocausto, gli articoli di giornali dell’epoca o sono stati riprodotti film e documentari o sono stati invitati reduci per dare un volto e la parola a chi attraverso quell’inferno c’è passato davvero.

Ogni classe ha da sempre affrontato il tema in modalità diverse, ma la reazione di incredulità e di turbamento rimangono immutate per tutti e la domanda più comune che si pongono i ragazzi è “come si è potuti arrivare a tanto?”

Margherita Toso, studentessa dell’ultimo anno al liceo classico “Alfieri” di Torino racconta di quanto l’argomento sia sentito nella sua classe: “Tutti gli insegnanti hanno manifestato grande attenzione e interesse verso l’importanza di questa giornata. Un interesse condiviso da tutti i miei compagni di classe, soprattutto in relazione alle motivazioni e cause che hanno portato a tali atrocità e che abbiamo potuto sviscerare grazie al dibattito in riferimento al libro L’Onda di Todd Strasser.”

Gli studenti del liceo scientifico Carlo Cattaneo di Torino, dopo un momento collettivo nell’aula magna dell’istituto, dove hanno assistito alla proiezione di un video realizzato da una delle classi e hanno rivissuto la tragedia delle vittime, attraverso la voce di una degli ultimi superstiti, si sono recati nel giardino della scuola in cui è stato creato per l’occasione un monumento celebrativo, perché la memoria passa attraverso la parola, ma si cementifica grazie alla targa commemorativa, alla pietra d’inciampo e al sentiero di pietra nel cortile di una scuola superiore.

Un altro 27 gennaio volge al termine e gli studenti della città hanno avuto la possibilità di non perdersi questo doloroso e ancora recente appuntamento con la storia.

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