27. Una pietra sopra

Creato il 24 febbraio 2011 da Fabry2010

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Cesare sta studiando i documenti rintracciati nella posta elettronica di Teodora e Cavedagna. Difficile resistere alla tentazione di metterci le mani, di orientare il racconto nella direzione più plausibile, avvincente, originale. E’ un fanatico dello scenario: il cinquanta per cento di una storia, pensa, è determinato dal fondale; lo spazio della rappresentazione, con la serie di dettagli che contiene, è un generatore formidabile di eventi, di svolte, di sorprese. Basta spostare, per esempio, la direzione di Brice sul viale degli ulivi, indirizzarlo verso l’ombra del bosco, dove tutto sembra perdersi nel nulla, compreso lui, colpito dalla pallottola che Simone Vangelis lascia esplodere, sicuro che in quell’angolo ingoiato dalla notte ci vorranno almeno dodici ore perché qualcuno si accorga del cadavere, e si chieda chi possa avercela con Brice Cento, noto per la pazienza verso colleghi e dipendenti, sull’orlo dell’esaurimento per le falle aperte nell’azienda da gente senza arte né parte, sempre sul punto di cambiare aria, di provare a ritrovarsi in un posto solitario, magari un viale di ulivi diviso fra luce  e oscurità, con mucchi di foglie disposti a intervalli regolari, la recinzione scura che si affaccia in un campo assolato con capannelli di pecore brucanti, gli alberi schierati gli uni avanti agli altri come in una parata militare, la macchia scura di Simone Vangelis che si muove lentamente, prende la mira con la Beretta restituitagli da Brice, punta alla schiena dell’uomo che si allontana lentamente, preme il grilletto, esplode il colpo, al confine tra il chiarore e l’ombra, dove nessuno andrà a cercare un cadavere prima di domani, dove forse non ci sarà un domani, perché se Brice è il protagonista del romanzo a che serve che la giostra continui, che i personaggi si dimenino su una scena perfetta in cui non c’è più anima, se il viale da cui tutto è partito si è trasformato in tomba, se al sogno di una storia finalmente plausibile, avvincente, originale, è stata messa una pietra sopra e l’ultimo respiro di Brice Cento scuote a malapena il filo d’erba sulla soglia del bosco ingoiato dalla notte?



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