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27/11/2015 - A Parigi i leader mondiali per un nuovo accordo sul clima

Creato il 27 novembre 2015 da Orizzontenergia

La prossima settimana i leader mondiali si incontreranno a Parigi alla COP 21 per trovare un nuovo accordo globale sul clima.

PARIGI 2015 COP21L’accordo, secondo il WWFWWF
Organizzazione che promuove la tutela e la conservazione della natura attraverso la preservazione della diversità biologica a livello di geni, specie ed ecosistemi. Il WWF sostiene numerose iniziative a favore della sostenibilità ambientale, contro l'inquinamento e l'uso irrazionale dell'energia e delle risorse, coinvolgendo l'opinione pubblica e volontari di tutto il mondo.
, dovrà seguire le indicazioni della comunità scientifica e ridurre le emissioni dei gas serra per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi . Gli scienziati concordano sul fatto che questo sia il limite massimo per la sopravvivenza di diverse comunità ed ecosistemi quali le barriere coralline, i regimi glaciali artici e le isole del Pacifico e per avere la sicurezza di non raggiungere le soglie del cambiamento climatico più pericoloso per le stesse comunità umane.

L'urgenza di concludere un accordo ambizioso è stata sottolineata dagli ultimi dati raccolti dalla comunità scientifica: quest’anno l'innalzamento delle temperature globali si appresta a essere di 1° al di sopra dei livelli preindustriali, confermando le anticipazioni degli scienziati che avevano previsto che il 2015 sarebbe stato l'anno più caldo mai registrato nella storia.

Marco Lambertini, direttore generale del WWF International,  ha detto: “La scienza ci dice che dobbiamo agire velocemente sul cambiamento climatico e Parigi è la nostra occasione. Abbiamo bisogno di un piano climatico incisivo in grado di tagliare drasticamente il carbonecarbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
, promuovere l'energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
rinnovabile, fornire il sostegno finanziario promesso e proteggere gli ecosistemi a forte assorbimento di carboniocarbonio
Elemento chimico costituente fondamentale degli organismi vegetali e animali. È alla base della chimica organica, detta anche chimica del carbonio: sono noti più di un milione di composti del carbonio. È molto diffuso in natura, ma non è abbondante: è presente nella crosta terrestre nella percentuale dello 0,08% circa, e nell'atmosfera prevalentemente come monossido (CO) e biossido (CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
) di carbonio (anidride carbonica). Allo stato di elemento si presenta in due differenti forme cristalline: grafite e diamante.
come le foreste e gli oceani. Solo un'energica azione a Parigi ci potrà aiutare a rispondere a tali esigenze e mantenere il ritmo necessario per evitare un cambiamento climatico fuori controllo e assicurare un futuro sicuro per tutti noi
.”

PARIGI 2015 COP21
In occasione dell’incontro con la stampa organizzato dal WWF, la Responsabile Clima ed Energia Mariagrazia Midulla ha dichiarato: “A Parigi non è più tempo di accordi blandi, ci aspettiamo e ci batteremo come WWF per un accordo nel quale sia espresso in modo chiaro che si deve mantenere l’aumento di temperatura al disotto di 2°  e di conseguenza si adotti un accordo quadro che permetta di adeguare gli impegni finanziari e di riduzione delle emissioni a questo obiettivo. Come WWF abbiamo costantemente chiesto, ed è anche contenuto nel testo negoziale, che si pensasse sì all’accordo del post 2020, ma con periodi di impegno di 5 anni. E ci sembra che anche l’UE si stia finalmente orientando su step intermedi. Vanno previste azioni prima del 2020, e speriamo siano molto incisive, visto che la comunità scientifica ci dice che le emissioni devono iniziare a declinare il più presto possibile. Per quello che riguarda gli scenari energetici, lo scorso anno c’è stato per la prima volta un decoupling, cioè una crescita economica intorno al  3%, senza che le emissioni salissero di pari passo, rimaste stabili”.

Un elemento importantissimo saranno i meccanismi finanziari: siamo abituati a considerarli un grande scoglio, ma in realtà il fatto che si debba intervenire in tutti i paesi e si debba aiutare i paesi più vulnerabili ad affrontare i cambiamenti climatici sia dal punto di vista dell’adattamento che tecnologico è ormai assodato. Altra questione importante sarà l’aiuto ai paesi più vulnerabili a raggiungere i propri obiettivi di adattamento. Come WWF proponiamo che ci siano dei meccanismo di aiuto ma con target ben precisi. La novità di Parigi sarà di partire da obiettivi nazionali. Sarà fondamentale mettere in piedi un effettivo e stringente meccanismo di monitoraggio.  E’ necessario ridurre e azzerare le emissioni, ma l’adattamento al danno già fatto è altrettanto necessario, così come è necessario affrontare il tema dei danni subìti dai paesi più vulnerabili. Questo sarà uno degli elementi che consentirà di raggiungere lo scenario migliore, cioè consentirà di creare quel clima di fiducia tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo dal quale potrebbe scaturire l’accordo. Dopo l’esperienza di Copenaghen sappiamo che il clima di fiducia sarà l’unica cosa che assicurerà un accordo. A livello di Unione Europea andranno creati meccanismi solidi per favorire investimenti nelle rinnovabili e penalizzare i sussidi, diretti e indiretti, ai fossili. Ad esempio in Spagna si sta discutendo se dare aiuti per minime innovazioni tecnologiche alle centrali a carbone per tenerle in vita

Good news. Le azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici -  energie rinnovabilienergie rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
, risparmio ed efficienza energeticaefficienza energetica
Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
- offrono come possibilità anche quella di affrontare altre problematiche, dalla riduzione dei consumi d’acqua alla diminuzione dell’inquinamento. Sono tanti  i benefici offerti dalle tecnologie pulite e distribuite sul territorio. Da questo punto di vista le notizie positive ci sono. Il fondo norvegese, il maggior  fondo sovrano al mondo ha deciso di disinvestire dai combustibili fossili, e in particolare dal carbone,  e la notizia di oggi è che anche Allianz farà lo stesso, e non concederà più finanziamenti a chi ha più del 30% delle proprie attività nel carbone o più del 30% di emissioni derivanti dal carbone. Anche la Gran Bretagna ha annunciato l’uscita dal carbone, e a essa si è unita l’Austria. A livello planetario si registrano segnali che nessuno anni fa si sarebbe immaginato, come i Rockfeller che decidono di disinvestire dai fossili. Speriamo che queste 
good news riescano a controbilanciare l’azione di lobby  che hanno interesse a che il mondo continui a usare i combustibili fossili. Oggi molti si rendono conto che di un combustibile fossilecombustibile fossile
Combustibile formatosi nel corso delle ere geologiche (come il petrolio, il carbone o il gas) che viene estratto dal sottosuolo. Tali risorse non sono considerate rinnovabili.
possiamo fare a meno subito, ed è il carbone. In Cina l’inquinamento da carbone sta provocando problemi di salute fortissimi. Su petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
e gas la transizione può essere comunque rapida, ma gli interessi sono maggiori. Stiamo assistendo ai primi passi della rivoluzione anche nel campo dei trasporti, indietro rispetto a queste tematiche. Ecco perché Parigi deve dare un impulso. E bisogna fare in fretta.

La politica italiana ed europea è densa di contraddizioni – conclude Midulla -, e negli ultimi anni c’è stata una notevole pressione affinché venissero attenuate  scelte precedenti. Ci auguriamo che si faccia a più presto in Italia una strategia sul clima, di adattamento e mitigazione, che affronti tutti i settori con piani operativi. Il nostro Presidente del consiglio Matteo Renzi a giugno ha detto: “Il vero nemico è carbone”. Ci aspettiamo su questo che siano politiche conseguenti. In Italia abbiamo centrali obsolete, addirittura a La Spezia è dentro l’area urbana e  vicino ad una scuola. E ci aspettiamo che l’Europa smetta di essere timida su rinnovabili ed efficienza energetica. In Italia se riempissimo i tetti di pannelli avremmo una grande quota di solare. Ci vuole pianificazione e un ruolo importante e di leadership del settore pubblico”.


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