A fare gli onori di casa è stato il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, che nel suo intervento di ringraziamento ha voluto omaggiare Gimondi di un originale comparazione: «Seppur in anni molto lontani, Gimondi condivide con il Caravaggio la stessa data di nascita. E forse non solo quella». Gli ha fatto eco il primo cittadino di Bergamo, Franco Tentorio che ha ricordato che «quando devo presentare la nostra città a qualche delegazione straniera, tra i simboli di Bergamo non dimentico mai Felice Gimondi». L’iniziativa “Felice Gimondi – 70° tappa” è stata voluta da GiovanniBettineschi, presidente di Promoeventi Sport, e da Beppe Manenti (organizzatore della Gran Fondo Felice Gimondi e della GimondiBike) che hanno ricordato come il progetto sia nato per una fortuita concomitanza: «Quando abbiamo saputo dello spostamento di data del Lombardia, coincidente con il compleanno di Felice, ci è sembrato naturale allestire qualcosa di speciale – ha ricordato Bettineschi – e ora siamo impegnati nell’organizzazione di altri aspetti che renderanno i festeggiamenti ancora più emozionanti». Nel suo intervento, Stefano Allocchio di RCS Sport ha illustrato brevemente Il Lombardia sottolineando la disponibilità di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e comune di Bergamo che da sempre hanno dimostrato verso il ciclismo: «E quest’anno il Lombardia sarà ancor più interessante con la partecipazione di numerosi campioni che affronteranno una salita da molti anni esclusa dalle competizioni, ovvero il temuto Muro di Sormano» ha commentato Allocchio. Ha chiuso la serie di contributiCarlo Saffioti consigliere di Regione Lombardia che ha ricordato la vicinanza delle istituzioni regionali al ciclismo «e al ciclismo che ha come simbolo Felice Gimondi».
Presenti all’incontro con la stampa anche Alessandro Cottini, assessore allo sport della Provincia di Bergamo, Gianni Sommariva e Michele Gambadella Federazione Ciclistica Italiana.
Naturalmente non poteva mancare il conclusivo intervento del festeggiato, Felice Gimondi: «Ho sempre preferito pedalare piuttosto che parlare in pubblico, ma qui mi trovo a casa mia, e non posso che ringraziare quanti si sono adoperati per l’organizzazione, a partire da Giovanni Bettineschi e Beppe Manenti, fino alle autorità presenti e alle aziende sponsor – ha commentato Felice Gimondi – ma consentitemi di ringraziare soprattutto la mia famiglia che in tutti questi anni mi è sempre stata vicina, e mi ha supportato e sopportato». Un intervento colmo di emozione per un uomo che tanto ha dato al ciclismo, e forse non solo a quello.