All'interno della federazione i coltelli rimangono affilati: Thomas ha minacciato azioni legali nel caso venga resa pubblica l'indagine interna condotta dal chief disciplinary officer, Judge Jeff Blackett, il quale alla fine aveva redatto un documento che ha portato Thomas e otto dei nove membri del board non esecutivo a fare un passo indietro. Politica, baby.
E allora non poteva fare a meno di intervenire un'agenzia governativa come Sport England, soprattutto se sul piatto circolavano già 28 milioni di sterline concesse purché venissero investite e logicamente non disperse. Il punto è che l'accordo era stato preso con Steele e così SE ha scritto a Thomas (che conserva un mandato ad interim) perché il cammino non si interrompa.
Phil Smith, director of sport dell'agenzia, ha parlato con il Daily Telegraph e ha avvertito che "we'll keep a closer eye on it", presteremo particolare attenzione, più di quanta solitamente abbiamo nei confronti di altre federazioni. "Dobbiamo essere certi che i nostri investimenti verranno protetti e ben gestiti".