Quando in molti saranno con il naso all'insù nella notte tra il 27 e il 28 settembre per ammirare l'eclissi totale di superluna, anche la sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter ( LRO) entrerà nel cono d'ombra della Terra.
Per il team del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, ormai è praticamente routine considerato che la sonda è sopravvissuta già a tre eclissi negli ultimi 17 mesi.
"Abbiamo un metodo e funziona bene", ha detto Dawn Myers che pianifica le operazioni al Goddard.
"E' sempre stressante l'avvicinamento di un'eclissi ma seguiamo le stesse procedure ogni volta senza avere alcun problema".
I preparativi iniziano mesi prima perché non tutti i veicoli spaziali sono in grado di sopportare un repentino calo termico e l'assoluta assenza di luce solare.
LRO è già abituata a volare sul lato notturno del nostro satellite ogni due ore, passando circa 45 minuti al buio.
Normalmente, la sonda utilizza l'energia accumulata con i suoi pannelli solari durante i passaggi sul lato diurno per ricaricare le batterie utilizzate durante la notte. Ma tra il 27 e il 28 settembre, quando attraverserà il terminatore si troverà il Sole bloccato dalla Terra e dovrà compiere un'intera orbita prima di vedere di nuovo la luce, contando solo sulle batterie che dovranno durare per circa tre ore.
Tuttavia, LRO non correrà alcun pericolo perché i consumi saranno gestiti con attenzione dal team.
Tutti i suoi strumenti scientifici verranno spenti per risparmiare energia fatta eccezione per il Diviner Lunar Radiometer Experiment ( DLRE) che misura la temperatura della superficie e del sottosuolo dall'orbita.
Anche alcuni sottosistemi vitali, come lo star tracker ed il suo apparato di riscaldamento rimarranno attivi per una migliore navigazione.
Il dettaglio in basso a destra mostra le variazioni di temperatura durante l'impatto LCROSS
Credit: NASA/Goddard/UCLA
"Il rapido raffreddamento durante l'eclissi ci da una visione di come il suolo si raffredda in modo diverso rispetto alla normale notte lunare", ha detto Noah Petro, scienziato al Goddard.
Ogni eclissi rappresenta una incredibile fonte di dati per gli scienziati dal momento in cui LRO non può fornire una visione globale con un unico passaggio ma analizza solo la fascia di superficie sotto la sua orbita.
Questa eclissi sarà particolarmente importante perché sarà la prima in cui la sonda passerà sopra il mezzogiorno locale, dove potrà rilevare un drastico calo termico proprio nel momento in cui dovrebbe essere più caldo.
Ma dove transiterà esattamente LRO?
Qui sotto due video, tratti dal sito svs.gsfc.nasa.gov, mostrano rispettivamente la Luna e l'orbita di LRO viste dalla Terra e l'eclissi dal punto di vista della sonda.