29 Settembre 2011 - Lettera per te

Da Istinto




A volte ne parliamo, io e il papà. Proviamo a chiudere gli occhi cercando di ricordare quando non c’eri. Abbiamo vivi i ricordi del passato, dell’amore che ci ha uniti fin da ragazzini, e che ancora oggi ci lega come due fanciulli ma ridendo, a volte, non riusciamo ad immaginaci senza te. Noi eravamo già così?…ad oggi dopo millequattrocentosessanta giorni invasi dalla tua presenza non riusciamo a darcene risposta.Questo anno non è stato un anno, è stato un soffio di vita pura. Veloce, intenso da far venire i brividi. Hai iniziato la tua “scuola”, come la chiami, perché l’asilo lo associ solo al nido che frequentavi da “piccolo”…ma adesso sei “grande”. Con la tenacia di un piccolo uomo in miniatura hai affrontato il mondo degli adulti; quegli adulti che non ti prendono in braccio, come mamma e papà, se piangi, quegli adulti che non ti coccolano se hai bisogno di caldo al cuore…e conosciuto la schiettezza del mondo dei bambini, quei bambini che sanno abbracciarti, farti giocare ma anche farti piangere con quell’arroganza che tu ancora non conosci. Ma per questo ti amiamo. Per la capacità che hai di portare in serbo solo sorrisi, amore, spensieratezza e voglia di giocare. Ma noi quando l’abbiamo persa questa magia?…solo adesso ci stiamo rendendo conto che è una nostra piccola riconquista grazie a te.Hai imparato ad apprezzare la bellezza della natura che ti circonda…non solo degli animali , che hai sempre adorato, ma del blu del cielo, della nebbia, della neve. E sentirti dire “che meraviglia la Natura vero?…” mi apre l’anima a questo vero amore che sai provare verso tutto e tutti.La tua vitalità non diminuisce con il tempo…la sera è sempre tanto difficile farti dormire, ma finalmente quando il sonno cattura la tua voglia di vivere ti accompagna fino alla mattina…è bellissimo sabato e domenica sentire i tuoi piedini tonfare sul pavimento direzionati nel lettone...per proseguire, tutti insieme, un bel sonno fino a tardi…A volte io non dormo e ti guardo. E vederci uniti nella stessa culla è come avere il mondo in mano. Fuori nulla. Solo il tuo respiro e il tuo viso rilassato.Adesso possiamo dirti che parli troppo…troppo …troppo. Hai una forza incredibile e un carattere unico del dire “adesso state zitti che devo dire una cosa io…” e illumini la giornata con racconti esilaranti. Con te abbiamo imparato a ridere di cuore e con il cuore.In questi giorni fulminati dalla voglia di fare hai imparato a nuotare e hai abbandonato il passeggino…adesso cammini al nostro fianco passeggiando…un giorno spero tu possa sorreggerci.Sei riuscito a capire il senso della vecchiaia e della morte, forse fin troppo presto, ma nel buio della stanza da letto sentirmi dire con gli occhi zeppi di lacrime  “ non voglio che diventiate vecchi tu e il papà…io poi cosa faccio da solo?”…mi ha tolto il respiro ..e, incapace di poter dare una sentenza,  ho solo posticipato il problema spiegandoti che abbiamo davanti ancora tanto tempo. E tu così, ogni volta che se ne parla,  liberi un abbraccio forte quanto la tua voglia di stringerti sempre a noi.Hai sconfitto la timidezza nei confronti degli sconosciuti e, con il sorriso, dai il buongiorno a tutti scuotendo con orgoglio la tua manina e con grande orgoglio io e il papà sentiamo i tuoi mille “per favore” e i numerosissimi “grazie”che doni  a chiunque.Sii sempre come ora piccolo uomo, se pur in un corpo da adulto, è questo che ti auguriamo con tutto l’amore che noi potremo offrirti fino alla fine dei nostri respiri.
TANTI AUGURI AMORE
Ti amiamo tanto piccolo

E lo faremo per sempre

Mamma e papà.
29 settembre 2011
Share