Pubblicato da fabrizio centofanti su gennaio 3, 2012
da qui
- Come stai?
Perché è così difficile parlarsi, dopo il tradimento? Ma quale tradimento? Fausto: c’è un giorno in cui sono stata importante nei tuoi progetti, nei tuoi sogni? Qual è la chiave del tuo cuore? Non riconosco più la nostra casa: chi ci è stato? Qual è l’ultima donna?
- Come vuoi che stia?
Non piangere Dalia, non dargli soddisfazione più di quanto meriti. Guarda: ha spostato tutto. La tua foto non c’è più. Eppure dicevi di amarmi, staremo sempre insieme. Dov’è finito, tutto? Dov’è finita la mia foto?
- Raccontami di te.
Il letto è sfatto: neanche un poco d’ordine in questo maledetto appartamento. Con chi ti sei messo, questa volta? Io non lascerei tutto così. Dove sono i libri? La vita è un romanzo incompiuto; chi conosce la mia storia, chi è capace di guardarla con amore? Non piangere, Dalia, non merita un onore così grande.
- Sto litigando con tutti.
Ecco, fa la vittima, non vuole darmi appigli per potermi lamentare. Non piangere, Dalia, non fargli sapere che lo ami.
- Sono andata a un concerto.
Abbiamo sempre ballato musiche diverse. Io mi lascio andare, se amo, non riesco a controllarmi. E lui? Sa solo fare calcoli? Eppure, una volta, ne ho sentito il calore, ho avvertito un’energia, un ideale che lo riscaldava.
- Sono contento per te. Fa bene distrarsi.
La fuga è il suo carisma: non farsi prendere da nessuno e per nessun motivo. Si fermerà? Scoprirà che la felicità non si trova stando soli? L’hai mai visto piangere, Dalia?
- Ho bisogno di te, Fausto, non di distrazioni.
Dove sono le mie cose? Chi starà soffrendo, al posto mio? Dovrei metterla al corrente, avvertirla, prima che sia tardi.
- Sono arrivato al limite: devo correre ai ripari, prima che esploda tutto.
Forse si sta rendendo conto. Qual è la chiave? Ci dev’essere un punto in cui sia raggiungibile. Risuscitare l’ideale? Come potrebbe credere ancora nella vita?
- Voglio farti conoscere qualcuno.
Cosa gli direbbe, il cantautore? Sarebbe capace di toccargli il cuore? Ci provo, mi gioco un’altra carta. Andiamo al concerto, raggiungiamo il palco, si parlano, lui lo guarda con quegli occhi che bucano i muri, e lui e lui.
- Chi sarebbe?
Tutto quel fumo, quelle luci, Achernar, Deneb, Cor Caroli. Vieni, sono qui, non avere più paura; non piangere Dalia, fatti guidare dalla scia, Elnath, Hamal, Ras Algethi.
- Un cantautore.