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29/07/2014 - La Rainbow Warrior di Greenpeace a Venezia per denunciare i rischi dei Cambiamenti Climatici

Creato il 29 luglio 2014 da Orizzontenergia

Dopo la veleggiata “Sì al vento, Stop alle fossili!” che si è tenuta ieri a Trieste, la nave di Greenpeace Rainbow Warrior, impegnata nel tour “Non è un Paese per fossili”, ha fatto stamattina tappa a Venezia, straordinaria città il cui futuro è gravemente minacciato dai cambiamenti climatici.

La nave simbolo di Greenpeace ha attraversato il Canale della Giudecca, passando di fronte a Piazza San Marco e all’Isola di San Giorgio, mostrando ai veneziani e alle centinata di turisti presenti sin dal primo mattino due banner con scritto “Save the climate – There is no Planet B” e “Il futuro è rinnovabile”.

«Le conseguenze del riscaldamento globale sono evidenti da anni in tutto il Pianeta e proprio Venezia è uno dei luoghi maggiormente in pericolo in Italia» dichiara Luca Iacoboni, responsabile Campagna EnergiaEnergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
e Clima di Greenpeace Italia. «Non dimentichiamo inoltre che i cambiamenti climatici sono anche un enorme costo per la società e i cittadini: si pensi a quanti milioni di euro si spendono ogni anno per mettere in campo politiche di mitigazione e adattamento
».

Proprio i combustibili fossili sono, insieme alla deforestazione, la principale causa del riscaldamento globale. Gli stessi combustibili fossili su cui il premier Renzi sembra voler puntare per lo sviluppo energetico dei prossimi anni, a discapito di rinnovabili ed efficienza energeticaefficienza energetica
Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
. Una politica miope e con lo sguardo rivolto al passato, che privilegia petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
e altre fossili, mettendo in pericolo la nostra salute, l’ambiente e l’economia.

«In un momento molto importante, in cui l’Italia è alla presidenza dell’UE e in cui si stanno decidendo gli obiettivi per il 2030 a difesa del clima, il governo italiano sembra di nuovo voler prendere la strada sbagliata: quella del carbonecarbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
, del petrolio e delle altri fonti fossili, ignorando oltre all’aspetto ambientale, anche le potenzialità che rinnovabili ed efficienza hanno in termini di occupazione e indotto economico. Ancora una volta l’Italia rischia di perdere un’opportunità per colpa della politica fossile che da anni la governa» conclude Iacoboni.

La nave, ora ormeggiata alla “Riva dei sette Martiri”, sarà aperta al pubblico sino alle 21:00. Per tutti sarà possibile quest'oggi partecipare a visite guidate gratuite per conoscere la storia e le caratteristiche tecniche della “Guerriera dell’Arcobaleno”.


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