Ancora non un solo bagno. Di mattina, a marea bassa, il mare non invita. Spuntano le alghe, i pescatori lavorano, in acqua non c’è un bagnante. E alle 4, come ora, quando l’acqua prende uno splendido colore azzurro-argento, la marea è alta, le alghe scomparse, la sabbia perfettamente bianca, la spiaggia è al suo meglio e tutti sono in mare, ho un po’ troppo freddo per gettarmi. Ancora questione d’età, probabilmente. Domani, lo farò domani: in un’intera giornata di spiaggia non potrò evitare l’acqua, immagino.
Che altro? Il Residencial Reggio Emilia è leggermente meno ospitale di come descritto dalle guide. Di Carlo Fornaciari non c’è ombra. La signorina che ci accoglie, Isadora, è la figlia (adottiva o giù di lì), che a sua volta ha un piccolo. E, suppongo, la bella signora nera elegante sia la moglie di Carlo e la madre di Isadora. Ma sono solo supposizioni, appunto, in realtà non si chiacchiera. Comunque il posto non è male, anche se un po’ eccentrico (nel senso “non proprio in centro”).
Le due del Kazkazini, invece, saranno pure la migliore agenzia di viaggi del Mozambico, ma sono parecchio odiose. E, per giunta, ci hanno tolto, a torto, qualsiasi illusione sulle possibilità di andare al lago Niassa (per due pezzenti come noi, almeno, sembra sottintendere Claer).
(nella foto: la spiaggia di Wimbe, a Pemba)