Figlio d’arte, esordisce come attore a soli 11 anni, ma i primi significativi riconoscimenti arrivano con la regia attraverso storie che raccontano un’altra Parigi: Metisse, presentato a Venezia, ottiene in Francia la nomination a due premi Cesar, ma è con L’Odio che vince a Cannes il premio come miglior regia.
Osannato e celebrato per questa sua seconda opera, perde i favori della critica per una serie di blockbuster alla francese come I fiumi di porpora e Gothika, ma Kassovitz prosegue per la sua strada alternando l’attività di sceneggiatore e regista a quella di attore, sia comparendo nelle sue stesse pellicole sia facendosi dirigere da altri come nel trasognato Il favoloso mondo di Amelie di Jeunet, Amen di Costa-Gravas (che gli è valso una nomination ai Cesar come miglior attore) e Munich di Spielberg.
MATHIEU KASSOVITZ E’ NATO A PARIGI IL 3 AGOSTO 1967 SOTTO L’INDIPENDENTE SEGNO DEL LEONE