Lost in Translation Non potevo che iniziare da questa pellicola firmata Sofia Coppola. Se Bill Murray si è spesso trovato ad interpretare ruoli fondamentali ma secondari, in questo film è protagonista assoluto. Lui è Bob, star del cinema ormai in declino, arriva a Tokyo per girare uno spot pubblicitario. Qui incontra Charlotte, giovane fidanzata di un fotografo in ascesa che la trascura. Obbligati a trascorrere molto tempo all'interno dell'albergo in cui alloggiano, Charlotte e Bob stringeranno un sincero e profondo rapporto d'amore. Questo è uno dei miei film preferiti in assoluto, passano gli anni ed è sempre più bello.
Ricomincio da capo Murrayinterpreta Phill Connors, cinico e burbero meteorologo che, per fare un servizio sulla tradizionale ricorrenza del Giorno della Marmotta, è costretto ad andare a Punxsutawney (per fortuna non lo devo pronunciare!). La fortuna però non è dalla sua parte e così rimane intrappolato in una sorta di ripetizione temporale: Phill è infatti costretto a ripetere lo stesso giorno all'infinito fino a quando non avrà capito i suoi errori e quindi riuscirà a migliorarsi.Questo film calza a pennello per uno come lui, grandissimo nel saper esaltare la vena tragicomica dei personaggi.
Moonrise Kingdom questo è solo uno dei tanti film che vedono Bill Murray collaborare con Wes Anderson, ed è probabilmente - insieme a the Royal Tenenbaums e Grand Budapest Hotel - uno dei film più belli del regista statunitense. Moonrise Kingdom è la storia di Sam e Suzy, due dodicenni che dopo essersi innamorati decidono di scappare dal loro piccolo paese, gettando così nel caos più totale l'intera cittadina. In questa pellicola Bill interpreta Walt Bishop, il padre di Suzy che cerca di ostacolare (insieme alla moglie) il loro amore. Questo non è il suo ruolo che preferisco, ma se ancora non avete visto il film vi invito a farlo, è una vera e propria chicca del cinema andersoniano!