All’interno di “UnoMattina”, dalle 7.47, una programmazione speciale sarà dedicata alla prima trasmissione televisiva della Rai. Dalle 9.18 interverranno il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, Renzo Arbore, Piero Badaloni ed Enrico Menduni per mettere a fuoco i momenti più importanti della storia delle trasmissioni tv, analizzando il linguaggio televisivo e la sua trasformazione negli anni.
Rai News24 offre delle preziose clip dei momenti più significativi della storia della nostra televisione e una serie di interviste ai protagonisti, in tutte le edizioni dei notiziari nell’arco dell’intera giornata. Il sito web apre con la pagina “60-90” e, nelle successive, passa in rassegna i grandi eventi andati in onda, le donne della Tv, i “padri fondatori” (Bongiorno, Vianello, Corrado, Tortora, Arbore e gli altri), i programmi cult, la Tv dei Ragazzi e il Radiocorriere Tv, dal primo numero alle edizioni on line degli ultimi due anni.
Il compleanno della Rai va in onda anche su Rai 3 alle 12.50 e su Rai Storia alle 20.30 con la puntata de "Il tempo e la storia" dal titolo “La nascita della TV”, con Giovanni De Luna. A metà degli anni ‘50 l'Italia entra nel periodo del cosiddetto “boom economico”. La produttività e la ricchezza crescono a velocità impressionante e il Paese si trasforma da agricolo a industriale. Le campagne si svuotano e le città si riempiono. In Italia irrompe la modernità. In questo contesto, la nascita e lo sviluppo impetuoso della televisione è una rivoluzione nella rivoluzione che modifica profondamente le abitudini e gli stili di vita degli italiani. Al punto da non poter distinguere più se di questo progresso la televisione sia stata un effetto o una causa. "Di sicuro – sostiene lo storico Giovanni De Luna – negli anni del boom la televisione ha un ruolo molto particolare, ha protetto gli italiani da un cambiamento molto brusco ed estremamente veloce". Le trasmissioni ufficiali della Rai iniziano il 3 gennaio 1954, ma già da due anni a Torino e a Milano si producono e vengono trasmessi programmi sperimentali, sceneggiati, i primi telegiornali e i primi spettacoli di intrattenimento. La tv degli esordi è davvero una finestra sul mondo che a molti fa conoscere cose mai viste prima, mai nemmeno immaginate. Per tanti rappresenta l'uscita dall'isolamento; chi fino ad allora ha parlato solo il dialetto impara l'italiano, tutti guardano "Lascia o raddoppia" mentre la platea televisiva si allarga a milioni di persone. Un fenomeno sociale di portata storica.
Il 3 gennaio i sessant’anni della Rai verranno ricordati anche nei notiziari della Testata Giornalistica Regionale, attraverso servizi dedicati in chiave regionale, con documenti e testimonianze su un evento che trasformò il costume e le abitudini sociali del nostro paese. Trattandosi poi di una ricorrenza importante per la Rai, la TGR dedicherà nel prosieguo dell’anno una serie di iniziative ed approfondimenti dedicati all’argomento che troveranno spazio in tutte le sue produzioni.
Le celebrazioni proseguiranno con una serie di altri appuntamenti. Tra questi, il 18 gennaio, a mezzogiorno, una speciale udienza concessa da Papa Francesco ai dipendenti Rai e alle loro famiglie in Sala Paolo VI, subito dopo la Santa Messa celebrata da Sua Eminenza Cardinal Angelo Comastri alle ore 10.00. A fine gennaio prenderà poi il via una grande mostra al Vittoriano di Roma per ripercorrere i 90 anni della radio e i 60 della televisione.
Di seguito una dichiarazione congiunta diffusa per l'occasione dal Presidente Rai Tarantola e dal Direttore Generale Gubitosi.
"Il 3 gennaio di sessant'anni fa iniziavano le trasmissioni televisive della Rai. Da allora è stato percorso un lungo cammino fatto di impegno, professionalità e creatività Nelle case degli italiani sono entrate notizie da ogni parte del mondo, musica, teatro, varietà. E' stato costruito un patrimonio di storia, di tradizione, riconosciuto anche a livello internazionale. La Rai è diventata un punto di riferimento per gli italiani.Il 2014 sarà un anno importante: verrà firmato il nuovo contratto di servizio, ci avvicineremo alla scadenza della Concessione nel 2016. La Rai intende prepararsi a questo cruciale appuntamento con impegno, attenzione e determinazione. Verrà avviata una consultazione aperta a tutti per discutere di come dovrà essere il servizio pubblico nei prossimi anni. E' un percorso indispensabile per la riscrittura del patto tra cittadini e servizio pubblico radiotelevisivo.Abbiamo già intrapreso un delicato e impegnativo processo di cambiamento, nel rispetto dei valori fondanti, per rilanciare la Rai, per perseguire l'equilibrio economico-finanziario, l'eccellenza dell'offerta e l'innovazione tecnologica. Alla fine del percorso la Rai sarà una media company a tutti gli effetti, e sarà quindi in grado di affrontare col successo che merita, e che tutti noi gli auguriamo, la sfida dei prossimi anni."