Sessantatre sono i progetti in campo per aggiudicarsi la vittoria alla più grande e capillare business plan competition d’Italia, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube.
Obiettivo del PNI è sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e promuovere lo sviluppo economico dei territori. Inoltre, mira a favorire il rapporto tra i ricercatori, il mondo dell’impresa e della finanza.
L’evento prevede una serie di iniziative come l’esposizione/fiera delle idee, i seminari di approfondimento e la cerimonia finale, durante la quale le migliori 16 idee si affronteranno a “suon di pitch”, per determinare l’idea innovativa vincitrice del Premio. Il tutto allietato da spettacoli di intrattenimento.
Ecco i numeri dell’edizione 2015. 18 Start Cup; 1278 Idee imprenditoriali; 3253 Proponenti idee; 608 Business plan; 1899 Proponenti BP. 3 le idee che dalla Sardegna sono partite alla volta della Calabria per contendersi il titolo: Smart Sensory Box (ICT); IntendiMe (ICT) e Arcolabio (Cleantech & Energy).
La “Smart Sensory Box” è un dispositivo per la conduzione informatizzata dei test di analisi sensoriale. Si differenzia dagli atri prodotti presenti sul mercato per le sue caratteristiche di semplicità e flessibilità di utilizzo, grazie alle quali si intende estendere il suo impiego ad una più ampia fascia di utenti. È il frutto dell’attività sinergica di un team che è stato in grado di associare, all’attività di ricerca in ambito sensoriale, l’esperienza nel campo dello sviluppo di sistemi informatici e la conoscenza delle dinamiche legate al trasferimento tecnologico nelle aziende e nei processi produttivi.
IntendiMe è un sistema estremamente versatile in grado di rilevare tutti i suoni che si verificano all’interno di una casa; il cuore dell’innovazione è una speciale placchetta che, attaccata su una qualsiasi fonte sonora come telefono, citofono, porte e finestre, rubinetti, timer degli elettrodomestici e allarmi, è in grado di rilevarli e avvisare immediatamente l’utente su smartphone, tablet e bracciale, facendoli vibrare e illuminare e indicando sul display la fonte sonora rilevata. Inoltre i bracciali possono comunicare tra di loro, permettendo alle persone di chiamarsi da una stanza all’altra o richiedere aiuto in caso di necessità, premendo semplicemente un tasto.
Arcolabio si propone di produrre e immettere sul mercato materiali ecosostenibili, d’interesse artigianale e industriale, ottenuti da sistemi vegetali spontanei e da residui agroalimentari e agroindustriali attraverso il recupero di frazioni ad alto valore aggiunto degli scarti, focalizzando su bisogni del mercato globale non ancora soddisfatti. Il prodotto col quale si intende iniziare la produzione è un filamento per la stampa ad estrusione a caldo ottenuto dagli scarti della produzione del carciofo spinoso sardo.