un altro libro letto, un altro viaggio concluso.
leggere romanzi è un po' come viaggiare, in fondo.
ancora una volta sorvolando Medio Oriente e Inghilterra, alternativamente.
un bel libro, un bel viaggio.
non c'è mai da star tranquilli, in questa casa.
e così, dopo aver mangiato a lume di candela due pizze da asporto per limitare al massimo le stoviglie da lavare, mi sono immersa nella lettura.
alle 20.50 guardando l'orologio, mi sono stupita dell'ora che era: per me che ero al buio da tre ore, era già ora di andare a dormire da un pezzo, e invece...
quindi una volta finito La casa dei quattro venti, ho proseguito con un nuovo libro.
Le ho mai parlato del vento del nord di Daniel Glattauer (il titolo è senza punto interrogativo per davvero, non me lo sono dimenticato io).
primo di una coppia di romanzi, insieme a La settima onda, ieri sera ho letto le prime 128 pagine. eccolo qui a fianco...
un libro dell'era di internet e del fitto, a momenti istantaneo a momenti no, scambio di eteree email; mi è stato consigliato da un amico artista, a Natale.
gli do' un paio di giorni, considerando che adesso devo lavorare in casa, tra panni da stirare (sic) e perline (yeah), pomeriggio lavoro dalle 16 alle 21, e domani mattina la passerò piantata sulla sedia del parrucchiere. dopo di che mi immergerò in La settima onda.
Love,
MC