IMMAGINI E SUONI DELLA PALESTINA
ore 18.00:
A NEW DAY HAS COME
di Emiliano Sacchetti, 2010, Italia/Quatar/Svezia, 54’, sottotitoli italiani
Documentario che affronta uno degli aspetti meno noti della diaspora Palestinese: l’esodo di ventimila profughi espulsi da Baghdad come rappresaglia all’indomani della caduta di Saddam Hussein e rifugiati in diversi campi nelle regioni di Damasco, Aleppo e lungo la frontiera con l’Iraq. E lo fa attraverso la storia di due famiglie che dopo aver tentato di ricominciare una vita a Yarmuck, ghetto di Damasco, vengono deportate in un campo profughi nel mezzo del deserto siriano. Il campo di Al Tanf, terra di nessuno al confine sudorientale tra Siria e Iraq, dove dal 2006 sono passati oltre un migliaio di Palestinesi. Un campo profughi senza ingressi né uscite, una tendopoli priva dei servizi essenziali, discarica a cielo aperto controllata a vista dalla polizia di frontiera e assistita dall’UNHCR e dalla Mezzaluna Rossa Palestinese.
Vincitore del premio Best Film 2010 al Festival dei Diritti Umani di Napoli
A seguire incontro con il regista Emiliano Sacchetti
ore 20.15:
assaggio di cous cous
ore 21.00:
WAYS AND TALES
Marwan Abado (oud e voce)
L’oriente e l’occidente si incontrano nelle musiche e nelle canzoni del musicista palestinese.
Marwan Abado è il più noto ambasciatore di musica orientale in Austria e uno di quei musicisti che testimoniano come l’Austria sia una terra di musica piena d’ispirazione e interessanti incontri.
Nato in Palestina, vive a Vienna da 20 anni e ha suonato con molti musicisti di diverse culture e stili, quali tra gli altri, Timna Brauer, Alegre Correa, Krysztof Dobrek, Franz Hautzinger, Eliott Sharp, Kamila Jubran, Otto Lechner, Charbel Rouhana, Sahar Taha.
Marwan Abado è stato nominato miglior artista nella categoria folk & world international dalla rivista musicale austriaca “Concerto” nel 2005 (insieme a Dobrek, A.Biz, Correa e R.Neuwirth per il CD “’s geht eh” ) .
Nel 2006, per la stessa categoria è stato nominato secondo miglior artista per il CD “Kabila”. Nel 2008 ha ricevuto la Medaglia Federale del Dialogo interculturale dal Ministero austriaco dell’ educazione, arte e cultura, per il suo impegno nel dialogo interculturale. Abado ha anche composto musiche per film e opere teatrali.
La composizione teatrale più recente è stata per lo spettacolo “Incendi” di Wajdi Mouawad, rappresentato a Vienna alla rinnovata Akademietheater.
La musica di Abado affonda le proprie radici nella tradizione musicale araba del TAQ’SIM, che non costringe a particolari ritmi, ma ha origine dagli impulsi interiori del musicista.. Da un lato le melodie e la concezione musicale diAbado traggono la propria forza dal profondo legame con le origini: l’artista è consapevole della ricca tradizione araba che non solo cita ma “vive musicalmente”. Nello stesso tempo attraversa il confine tra oriente e occidente alla ricerca di un dialogo con le tradizioni e i musicisti europei.
Il risultato è una musica dal suono peculiare: cosmopolita e senza confini.
I testi dell’artista si ispirano alla poesia e prosa contemporanee. Le canzoni raccontano storie di separazione, viaggio, espulsione, speranza e – naturalmente- amore.
“La mia musica non è legata a una moda, è parte di me. Io vivo qui a Vienna come musicista di cultura orientale, parlo una lingua orientale, suono uno strumento orientale, l’oud. Allo stesso tempo mi sento cosmopolita. Qui in questa città lavoro e incontro ogni giorno, persone di ogni parte del mondo, di diverse culture, così la mia musica non è né araba né europea. La mia musica è semplicemente l’espressione dei miei sentimenti e della mia vita”
Marwan Abado
in collaborazione con: La Cappella Underground e Associazione Senza Confini Brez Meja
Per maggiori informazioni sull’evento Teatro Miela (fonte delle info e foto)