3^ parte...KABUL

Da Costantino Posa
Esiste un legame tra quel che sembrava disperso in periferia e quel: ci sono tanti modi di essere così, come siamo sempre stati. E poi ancora l’immaginazione, quella che ieri ci vedeva come eroi, mentre la via disegnata e più volte ridisegnata, attraversa tante porte; alcune aperte, altre mai aperte. Quella via fatta di tanti incroci e tanti bivi senza indicazioni, lasciandoci liberi di decidere se andare di qua o di là.
Liberi di scegliere e spesso di pagare se sbagliando, a volte, si va via. Liberi di accelerare o lasciarsi trasportare come il vento o aspettare un cambiamento. Se penso alle stagioni, agli amori, ai sogni dispersi come granelli di sabbia. A quelli realizzati, a quegli attimi vissuti con gioia e a quegli altri sofferti, increduli, imbevuti la lacrime e sangue. Quante parole mai dette. Quante altre appena sussurrate. Quanti no e a quanti forse, come quella panca di legno antico nel parco. A quelle parole incise nel tronco: “ Ti amerò sempre “.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :