Io non sono una beauty blogger, e per leggere questo post non dovete esserlo necessariamente anche voi!
Anche per quel che riguarda i prodotti di bellezza, non sono certo la persona che prima di fare un acquisto si va a leggere le recensioni.
Quando compro sono sempre spinta da meri meccanismi di marketing quali il nome del prodotto, il packaging, la collocazione sugli scaffali, etc...
Di recente, visti i week end fuori porta, la necessita' di viaggiare leggeri, e l'impossibilita' di portarmi dietro un beauty case piu' grosso della valigia, ho dovuto lasciare a casa i flaconi da 16 litri di struccante per occhi Clinique, il latte detergente da mezzo kilo all'Aloe, il tonico rinvigo-energizzante, e il barile di balsamo che occupa 1/3 della doccia, e ho voluto provare alcune alternative che avessero formati un po' piu' travel-friendly rispetto a quelli a cui sono abituata io.
Solo che mi e' andata male.
Prodotto #1
Le Salviette Struccanti Yes to Cucumber
Non lo so.
Probabilmente ero rimasta abbagliata dal fluo della confezione e devo aver pensato: Uuuuh, organico!
Uuuuh cucumber! Uuuuh verde fluo!
E assordata da tutti i miei Uuuuh, devo anche aver pensato che fossero molto delicate e che non mi avrebbero causato le solite irritazioni agli occhi.
Sbagliato.
La loro consistenza assomiglia a quella della carta vetrata, quella fine che si usa di solito per le parti piccole da smerigliare con maggior attenzione.
La profumazione. Ora, io sono abituata ai prodotti senza o con scarsa profumazione, perche' sono proprio i profumi che spesso mi causano problemi agli occhi e alla pelle, quindi li evito, ma ecco, come dire, un odore cosi' schifoso non lo sentivo da mai.
Io non so che odore abbia la Morte, ma se lo dovessi immaginare, sarebbe l'odore di queste salviette struccanti.
Ho reso l'idea?
Bene.
Infine il loro potere struccante e' pari a quello dell'aria, cioe' quasi nullo.
Di fatto, vi troverete a strofinare i vostri poveri occhi per giorni nel tentativo di eliminare le tracce di mascara e alla fine dovrete rinunciare e vi laverete semplicemente la faccia andando poi a letto con gli occhi di un Pierrot triste disegnato da Picasso nel suo periodo Blu.
Prodotto # 2
Il Frizz- Ease di John Frieda
I miei capelli sono mossi.
Si scrive mossi, si legge fatica assurda per farli stare lisci o ricci.
Di conseguenza se li voglio lisci devo ricorrere alla mia BFF piastra, che ha molti pregi, ma un unico grande difetto: uccide i capelli.
Cosi' ho deciso di provare questo Frizz- Ease Heat Defeat nella speranza che mi desse un po' una mano a proteggere i miei adorati capelli dai 210 gradi Fahrenheit della mia piastra.
Sbagliato, di nuovo.
Nel periodo in cui l'ho utilizzato i capelli bagnati risultavano durissimi da pettinare e una volta 'tirati' con la spazzola facevano un effetto ancora piu' crespo del solito, cosa che non sarebbe dovuta succedere visto che si parla della linea Frizz-Ease, vero John?
Comunque, a onor del vero, devo ammettere che ho provato vari prodotti John Frieda e mi sono sempre trovata bene, questo e' stato il primo che mi ha un po' delusa. Capita.
Prodotto #3
Lo Shampoo Testanera Gliss Oil Nutritive
E non solo, ma quando devo scegliere, il mio criterio e' essenzialmente il prezzo. Si', io sono quella che compra lo shampoo guardando cosa c'e' in offerta al supermercato.
Quelle horreur direte voi, ma che ci posso fare?
No, sto esagerando, la realta' e' che non ho mai trovato un prodotto in grado di soddisfarmi sul lungo periodo.
All'inizio mi piacciono tutti, poi dopo un po' che li uso vengono fuori le pecche.
Con questo shampoo non c'e' stato feeling da subito.
I capelli, gia' dal giorno dopo, risultavano appesantiti e con quell'aspetto da urge-un-lavaggio che, normalmente, i miei capelli non raggiungono neanche dopo 3 giorni di non lavaggio e maltrattamenti.
In compenso mio marito ne era molto entusiasta, che' i suoi capelli, dice, erano morbidissimi (Marito e' rasato, ndr).
Di sicuro la prossima volta che metteranno in offerta qualche prodotto Testanera faro' un'altra prova, ma non con questo.