Partiamo da dove ci siamo lasciati la scorsa puntata: la funzionalità del “quarto” nel “triangolo di pressione”. Il cosiddetto gioco a zona porta intrinsecamente al pressing; questo comportamento, altro non è che un mezzo per togliere all’avversario la possibilità di giocare una palla “libera”... effettuare una giocata agevole, insomma. Scendendo più nello specifico, la “triangolazione di pressing” ha nella sua attuazione tre scopi: “coprire” la palla, stringere il campo visivo dell’avversario e chiudere le linee di passaggio.
In figura una situazione di palla persa centralmente: si evidenzia un buon posizionamento, e la rapidità nell’eseguire questo comportamento da parte degli uomini di centrocampo porterà ad un efficace recupero. Possiamo facilmente vedere non solo la compattezza del reparto -che deve stringersi-, ma anche la posizione "staccata" del metodista, primo deputato alla fase di impostazione a palla riconquistata.
Un sistema di calcio più organizzato di altri, anche più offensivo, non asseconderà però un secondo aspetto che personalmente credo fondamentale per sviluppare il proprio gioco: l'importanza di avere più di uno scarico per chi intercetta la palla.
Già abbiamo visto come il posizionamento dell’attaccante esterno sul lato debole offre una molteplice funzione, non solo difensiva, ma anche volta ad offendere.
Nel sistema di cui parliamo -assimilabile per certi aspetti come già detto in fase di presentazione al 4.3.1.2.-, la componente offensiva appare evidente sin da una prima occhiata su un qualsiasi “supporto statico”. Detto della funzionalità di 7, non tralascerei affatto il movimento degli altri due interpreti d’attacco. Accorciando sulla linea di centrocampo, come visto, passeranno pure loro da una situazione passiva ad una semi-attiva.
Questo dipenderà non solo dalla rapidità con la quale verrà riconquistata la palla, ma dalla qualità con cui arriverà sui loro piedi. A palla conquistata, fondamentale il movimento ad allargarsi dei due interni -frecce mauve- che porteranno via “il loro uomo”, aprendo il cono visivo per favorire la giocata al metodista