302° giorno – Granella al sesamo

Da Ayertosco

Io non so se ho fatto il passo più lungo della gamba con questo diario che ricomincia…senza particolare motivo poi, che a pensarci forse forse era meglio buttarmi su un romanzo che anche se ti dici “no non sei in grado che le storie lunghe hanno bisogno di personaggi storie caratteristiche dettagli dialoghi conflitti”…e tu ci pensi e forse forse no, non hai voglia ne capacità forse forse anche se, una volta che inizi a scrivere, qualcosa ti viene in mente no? Mica che lo scrivi in un giorno…un romanzo…è come avere mille post-it su una lavagna…se inizi a metterne due o tre piano piano la riempi cazzo…a fine anno chissà quanti ce ne saranno…da riempirci trecento pagine almeno.

Che non so se ve l’avevo detto…ma i ‘trecentogiorni’ prima li ho buttati su un pdf e siamo a più di ‘quattrocentopagine’, abbastanza da raccontare mezzo signore degli anelli ed invece di personaggi tendenzialmente manco ce ne sono e nemmeno storie e la cosa più divertente che abbia mai fatto era andare a lavorare e tornare e fare alcune altre cose…che la parte più interessante del mio ultimo anno vai a vedere che è proprio tutto quel pezzo di vita accadutami da quando ho smesso di scrivere ed ho ricominciato. Ieri.

Statisticamente devo forse attendermi un periodo palloso? Lo temo.

D’altronde era in viaggio fino a poco tempo fa…ed ero fidanzato. Ora sono a casa, al freddo e single. Ed ho appena sputato una cicca alla cannella perché mi stava rovinando le cellule della bocca e temo che non possa assaporare decentemente la bistecca impanata di tacchino con granella al sesamo di Madre, che oggi non ho fatto pausa pranzo ed ho timbrato dopo 10:35 di ore continuative ed ho fame, anche se temevo che i miei in versione ‘stupido litigio tra adolescenti’ mi avrebbero costretto ad una pizza, visto che pure l’arrosto di ieri sera è sparito.

Forse forse la volevo la pizza però, ora, che ci penso.

Ho sbagliato tutto.