305° giorno – Telepatia

Da Ayertosco

Ero li ieri, stanza con fornelli e tavolo e roba da mangiare, cena, Madre e Padre e Sorella e ragazzo e illustravo il mio sogno violento e blasfemo in cui bruciavo templi e chiese e vedo Sorella che mi guarda e poi mi dice

“Oh…io ieri sera sognavo che qualcuno stava bruciando casa nostra”

…e ci fissiamo tipo con gli occhi sgranati e facce da scemo…che io cammino e faccio alcuni passi lenti con il busto dritto e rigido e la testa che rimane fissa su di lei che rimane rigida e dritta con lo sguardo che mi segue…che magari non è che sia una grande coincidenza ma ci sono sempre momenti di totale telepatia con Sorella che mi lasciano sorpreso ma anche felice, tipo l’altro giorno che torno a casa e non so perché ma ero sicuro che Padre, a casa da lavoro per motivi eccezionali, avesse preparato le sue famigerate patate con l’uovo, roba che trascende i limiti calorici metafisici e incrosta di colesterolo l’anima con due sole forchettate ed io ero li, a fare passi da gigante due per due tre per tre quattro per quattro sui gradini a rischio slogamento caviglia e sfilacciamento polpaccio per arrivare a casa che già sentivo l’odore di fritto che tanto odia mia Madre dall’ingresso, che si insinua nelle fibre dei vestiti andando a riempire i vuoti molecolari tra i protoni con le sue molecole quell’odore lì…che non bastano tre docce e due lavaggi con Coccolino super concentrato per mandarlo via quell’odore lì…che preannuncia un sano pranzo da sbaffata chimica come non ne vedevo da un po’ visto che da quando ho lasciato il sottomarino, a pranzo sono a regime mela granny smith e affettato casuale su qualsiasi superficie piatta disponibile…del tipo che se il pane manca, il kevlar lo può sostituire degnamente, basta aggiungerci la maionese.

Levo scarpe e giacca e son già li che urlo

“Grazie Pà…hai fatto le…”

Polpette. E ve lo giuro, son sempre contentissimo delle polpette ma ero sicuro sicuro sicuro tipo intuizione settimo senso che avesse fatto le patate. Con felicità immutata mangio e mi strafogo con le palline di carne e passano due ore e io sono in stanza a digerire o almeno a provarci quando sento che entra dalla porta mia sorella…che mi vede e subito mi chiede “Patate?”

“Ma anche te lo hai pensato?”

“Siiii…ero in macchina e mi chiedevo ‘chissà se Papà sta facendo le patate con l’uovo’ e quando ho sentito l’odore di fritto ero sicura di trovarle!”

Che poi, appunto, c’erano le polpette e lei c’è anche rimasta male perché era tipo sicura sicura sicura tipo intuizione settimo senso che avesse fatto le patate, come me…ed ero li…mentre mangiava anche lei, che pensavo a come spesso rispondiamo contemporaneamente…oppure quella volta che abbiamo detto allo stesso momento una roba che proprio non c’entrava nulla, del tipo che stai camminando in mezzo ad un prato ed esclami ‘telefono a gettoni’ che manco sei su un marciapiede dico…non esiste nemmeno il contesto per posizionare ‘telefono a getoni’ su quel prato in quel momento in quel buco di universo…e forse, comincio a pensare che la telepatia un po’ esiste davvero…e certo è troppo esagerato pensare a roba come leggere nella mente, sollevare lo schermo del pc con il pensiero o trovare libero un operatore della Vodafone ma una specie di legame base tra i cervelli più in sincronia tra di loro, forse c’è.

Penso sarebbe una cosa figa…bella…interessante…se fosse anche tipo studiabile scientificamente, anche…che cosi tutti ci crediamo un po’ di più a questa faccenda dei legami tra le nostre menti e la prossima volta che chiami quel tuo amico là…si, proprio lui…quello che non si fa sentire mai nemmeno avesse perso il numero, che quando poi esasperato lo chiami te, l’ennesima volta, e lui ti risponde urlando di gioia come se gli avessi fatto un bonifico da un milione e ti dice

“Ma sai che stavo proprio pensando a te!”

…beh…potremmo quasi credere che non sia un totale stronzo.



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