L’annuncio è stato dato nel pomeriggio dallo stesso ESO e segue l’affidamento a INAF di 18,5M€ nell’ambito, sempre, del progetto per la costruzione dell’E-ELT (lo strumento MAORY, vedi Media INAF).
«Un risultato che deve riempire di orgoglio tutti noi», ha detto il presidente dell’INAF, Giovanni Bignami, rivolgendosi al personale INAF nel dare l’annuncio. «Il frutto di una grande capacità scientifica e innovativa che sa operare e farsi valere».
Il sistema a specchio deformabile di 2,4 metri M4 costituisce una parte fondamentale del E-ELT. È costituito da uno specchio composto da sei “petali” con attuatori e sistemi di controllo che possono correggere la distorsione dell’immagine causata dalla turbolenza prodotta dall’atmosfera terrestre in tempo reale, nonché correggere le deformazioni della struttura del telescopio principale causate dal vento, così da rendere il sistema ottico performante come un telescopio ottico nello spazio.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf